CARLOS ALCARAZ, IL 2024 DELLO SPAGNOLO: TRA SLAM E INFORTUNI
Complice la straordinaria annata di Jannik Sinner, spesso passa inosservato la grande stagione di Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, al netto di alcuni momenti di alti e bassi dovuti anche agli infortuni, ha conquistato due Slam ovvero il Roland Garros e Wimbledon.
Nel torneo francese ha sconfitto in semifinale proprio Jannik Sinner in cinque set mentre l’ultimo atto lo ha visto contrapposto ad Alexander Zverev, riuscendo a rimontare il 2-1 momentaneo del tedesco per un punteggio totale di 6-3 2-6 5-7 6-1 6-2.
A Wimbledon fa due su due consecutivamente, sconfiggendo un’altra volta Novak Djokovic. Se sono serviti cinque set clamorosi nella finale del 2023, quest’anno è stato un netto 3-0 con un doppio 6-2 e una vittoria al tiebreak per accaparrarsi il torneo su erba più importante.
Se la prestazione a Wimbledon sembrava non mettere dubbi sullo stato di forma in particolare contro Djokovic, alle Olimpiadi di Parigi Carlos si è dovuto accontentare della medaglia d’argento poiché lo stesso Novak ha restituito (due volte) il tiebreak perso a Wimbledon.
Le note più dolenti sono però relative agli infortuni. Dall’ATP 500 a Rio, dove si è ritirato per un problema alla caviglia, per lo spagnolo è iniziato un periodo nero dal punto di vista della salute: un problema al braccio destro lo mette fuori dai giochi per i tornei di Monte Carlo, Barcellona e gli Internazionali di Roma.
Non finisce qui poiché successivamente è andato vicino a ritirarsi anche dalle ATP Finals di Torino per via di una brutta influenza che lo ha visto veramente segnato durante tutta la settimana torinese, terminata per lui in anticipo con l’eliminazione già ai gironi.
In tutto ciò bisogna aggiungere la vittoria degli Indian Wells e al China Open, un torneo 1000 e 500 che aggiungono lustro ad un’annata che nonostante le mille difficoltà e i tanti tornei saltati lo ha visto protagonista.
CARLOS ALCARAZ, IL COACH FERRERO: “ANNO DELUDENTE? QUELL’ANIMALE DI SINNER…”
Carlos Alcaraz, come tutti, può e deve ancora migliorare. A parlarne è Juan Carlos Ferrero, coach del talento spagnolo, intervistato dalla testata locale Punto de Break per fare il bilancio sull’anno appena passato, quello che verrà e tutto ciò che riguarda Alcaraz, tra cui ovviamente il dualismo sano con Jannik Sinner.
Impossibile non essere contenti del 2024: “Firmare per un 2025 come l’anno appena concluso? Certamente. Se vinci un titolo del Grande Slam è sempre un anno buonissimo. Se poi ne vinci due, diventa impressionante. La stagione è stata rafforzata dai successi di Indian Wells e Pechino, ma naturalmente di là c’è un altro animale che ha vinto tutto quello che ha vinto”
L’animale in questione, naturalmente chiamato così in maniera positiva e goliardica, è Jannik Sinner. Non a caso i due tennisti si sono divisi gli Slam di quest’anno e probabilmente saranno protagonisti anche dei grandi tornei del 2025.
Su cosa però deve migliorare Alcaraz? Parola a Ferrero: “Carlos ha degli alti e bassi dentro la partita, qualcosa di mentale e non tanto tennistico. Ma lo vedo ogni giorno più maturo e cosciente sulle cose che devono essere migliorate. Mi piace molto come sta affrontando la preparazione prima della stagione: vedo che fa le cose con più testa, è centrato”.
In effetti il giudizio popolare è quello di vedere Alcaraz più esplosivo, un po’ come lo era il suo idolo Nadal per esempio, mentre Sinner più costante e mentalmente imperturbabile, più simile dunque ad alcune fasi specifiche delle carriere di Federer e Djokovic.
Sinner e Alcaraz però non hanno bisogno di paragoni perché già loro di per sé, nonostante la giovane età, sono di diritto nella storia di questo sport e soprattutto hanno davanti anni e anni di carriera dove mettere in mostra le loro qualità.