Nato a Malaga nel 1996, Carlos Perez Cabeza ha cominciato a giocare a padel ancor prima che questo salisse agli onori della cronaca, diventando lo sport del momento. Per lo spagnolo, dedicarsi alla racchetta è stata una scelta naturale: il padre, infatti, è stato uno dei primi della sua città a praticare lo sport, trasmettendogli la stessa passione. E così, Carlos ha cominciato a sua volta a calcare i campi da padel a soli 10 anni, diventando campione regionale solo quattro anni dopo. L’anno della svolta, però, è stato il 2022, quando è entrato in qualifica in tre Premier Padel di livello, come Paris Major, Roma Major e Doha Major.
Dentro al campo di padel, Carlos si definisce disciplinato e perseverante. Gestire la pressione, però, non è semplice: per questo, l’atleta fa spesso ricorso allo yoga. “Sembra un cliché ma aiuta davvero tanto a guardare le cose da un’altra prospettiva, a concentrarsi su quello che davvero conta e lasciare fuori tutto il resto”, racconta Perez Cabeza. Fondamentale, per lo spagnolo, anche l’affetto del pubblico e di chi crede in lui, come la famiglia e i suoi sponsor che hanno cominciato al suo fianco quello che lui definisce un “progetto di vita”. Il classe 1996 è ora pronto ad affrontare il BNL Italy Major Premier Padel di Roma e l’emozione si fa sentire: “Avere la possibilità di incontrare i migliori al mondo, confrontarti con altri giocatori che vivono le tue stesse ansie e condividono lo stesso obiettivo, l’adrenalina del gioco… È tutto bellissimo”.
Tu e il tuo compagno, Emiliano Iriart, siete al momento la coppia internazionale più forte ad allenarsi stabilmente in Italia, lanciando un bellissimo messaggio in un Paese dove invece siamo ormai abituati alla “fuga dei cervelli”. Cosa ti ha spinto a scegliere l’Italia?
L’Italia ormai sta diventando un punto di riferimento importantissimo per noi giocatori professionisti di Padel, sono tante le opportunità che offre, a partire dai tornei organizzati dalla Federazione per finire alla qualità dei Centri che ormai sono tantissimi. Quando mi sono trasferito in Italia, poi, mi sono sentito subito come a casa e qui ho trovato una seconda famiglia.
Ho viaggiato tanto prima di fare questo passo verso l’Italia, ma ora Milano è il mio secondo posto preferito al mondo, al primo posto ovviamente resta Malàga, la città dove sono nato.
Quali sono i prossimi step per te?
Ovviamente al primo posto c’è l’obiettivo di crescere e scalare la classifica FIP il più possibile, ogni anno. Vorrei dirti un numero ma sono un pochino scaramantico, quindi lo terrò per me. Il Padel per me non è solo una passione, non è solo un lavoro, è tutta la mia vita. Un po’ è come se fossi sposato con la mia racchetta, nel bene e nel male finché morte non ci separi insomma!
Cosa ti aiuta a non perdere mai di vista il tuo obiettivo?
La stagione dei tornei è un momento di fortissima pressione per noi e non è affatto facile restare concentrati. Mi aiuta moltissimo lo yoga in questo, da quando ho iniziato a praticarlo la mia vita è cambiata. Sembra un cliché ma aiuta davvero tanto a guardare le cose da un’altra prospettiva, a concentrarsi su quello che davvero conta e lasciare fuori tutto il resto. Un’altra cosa fondamentale è il supporto e l’affetto che ricevo da parte di chi crede in me. Non ringrazierò mai abbastanza la mia famiglia di Dunlop e Mercato&Co, in prima linea con me in questo progetto di vita.
Sei in partenza per la BNL Italy Major Premier Padel ROMA. Sei emozionato?
Sempre, giocare una Major è sempre un’emozione, non importa che sia la prima o la centesima volta. Avere la possibilità di incontrare i migliori al mondo, confrontarti con altri giocatori che vivono le tue stesse ansie e condividono lo stesso obiettivo, l’adrenalina del gioco… È tutto bellissimo. In queste occasioni mi è sempre utilissimo meditare, ad esempio, per non farmi sopraffare dal momento. Per me è fondamentale trovare un momento di calma in tutto questo caos per ricalibrare le energie e focalizzarle verso il mio obiettivo.