Lunga intervista dell’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares ai microfoni di Le Figaro. Diversi i passaggi significativi, su tutti la precisazione sul possibile spostamento della produzione di auto elettriche compatte in Francia. Ebbene, non vi è in programma alcun trasferimento della produzione della Peugeot e-208, nonostante il pressing del governo transalpino a produrre più auto a livello locale.
“L’equazione economica legata al trasferimento imposto di questo progetto non sarebbe nell’interesse dell’azienda né del Paese”, ha spiegato Carlos Tavares. E non è mancato sul punto un botta e risposta con il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che ha chiesto al gruppo automobilistico Stellantis di mostrare “patriottismo” rimpatriando in Francia la produzione di piccoli veicoli elettrici: “La sfida industriale per la Francia è costruire non solo veicoli di fascia alta, ma anche piccoli veicoli elettrici come la (Peugeot) e-208 sul nostro territorio. Spero che Carlos Tavares raccolga l’invito e accetti la sfida”. Tranchant la replica di Tavares durante la presentazione della piattaforma STLA Medium: “Dopo che ho investito in Francia, ho messo veicoli elettrici in tutti gli stabilimenti, non vedo perchè dovrei creare progetti in perdita”.
Carlos Tavares e la stoccata all’Europa
Nel corso del suo dialogo con il quotidiano francese, Carlos Tavares non ha lesinato frecciatine all’Unione europea, rea di aver “srotolato il tappeto rosso” ai costruttori cinesi vietando le auto a motore termico dal 2035. Il Ceo di Stellantis ha spiegato che l’Europa ha orientato “la sua regolamentazione su quello che è precisamente il punto di forza dei costruttori cinesi”, definendo “brutalità” il “cambiamento” che è stato “imposto” ai costruttori automobilistici. Per quanto concerne Pechino, Tavares ha specificato di non essere un avvocato del protezionismo: “Stellantis è un’impresa globale: dovremo in ogni modo affrontare questi concorrenti ovunque, in Europa, ma anche in America latina, in Africa”.