È stata respinta per la terza volta la richiesta di arresto di Marco Venturi, che era stato accusato di aver ucciso la fidanzata Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata ad un albero nei giardini di piazza Napoli a Milano nella notte del 31 maggio 2016. La Corte di Cassazione ha, infatti, dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura di Milano, che chiedeva di annullare il provvedimento con cui l’ottobre scorso il Tribunale del Riesame aveva rigettato la richiesta del carcere per l’uomo. Il primo no era arrivato un anno fa circa dal gip, ora quello della Corte di Cassazione. Dunque, Marco Venturi resta libero.



Ora il pm Francesca Crupi, che ha ereditato il caso da Gianfranco Gallo, deve decidere se chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione dell’indagine a carico di Marco Venturi. Stando a quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, la procura di Milano sarebbe orientato a chiedere il processo. Gli inquirenti ritengono necessario un vaglio della vicenda, in primis da parte di un gup in udienza preliminare.



STILISTA IMPICCATA, FIDANZATO RISCHIA PROCESSO

Le indagini sulla morte di Carlotta Benusiglio vanno avanti da quasi 5 anni. Inizialmente considerato persona informata sui fatti, Marco Venturi è passato a indagato per istigazione al suicidio della fidanzata, poi è stato accusato di omicidio volontario aggravato. Secondo la ricostruzione dell’allora pm Gianfranco Gallo, che ha chiuso le indagini ad ottobre, l’uomo è accusato di aver ucciso la fidanzata «per futili motivi, con dolo d’impeto, stringendole al collo una sciarpa oppure il proprio braccio» e strangolandola. La ragazza, che era affetta dalla sindrome di Eagle, sarebbe morta subito dopo per asfissia meccanica da strangolamento, mentre il compagno avrebbe simulato «una impiccagione sospendendo parzialmente» con la sciarpa il cadavere ad un albero verso le 3:40 di notte. Il fascicolo da qualche settimana è nelle mani del pm Francesca Crupi, che potrebbe inoltrare richiesta di rinvio a giudizio per omicidio, stalking e lesioni, visto che al 44enne viene contestato anche di aver più volte preso a schiaffi, minacciato e colpito con calci Carlotta Benusiglio per «moti di gelosia».

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