Carlotta Natoli e Claudia Potenza, entrambe attrici, hanno presentato in data odierna a “Oggi è un altro giorno”, trasmissione del pomeriggio di Rai Uno condotta da Serena Bortone, la seconda serie della fiction “La compagnia del cigno”, che tornerà ad arricchire il palinsesto delle domenica sera delle rete ammiraglia a partire da domenica 11 aprile. Carlotta Natoli, in particolare, ha raccontato che “andremo incontro a fantasmi del passato che entreranno a far parte del discorso delle singole famiglie, affrontando zone di ombra. Nasceranno poi anche alcune competizioni”.
Poi, entrambe le protagoniste della serie (interpretano le mamme di due allievi), hanno rilasciato alcune piccole anticipazioni circa le guest star che animeranno la seconda stagione del “La Compagnia del Cigno”: “Ci saranno Malika Ayane, Francesco Gabbani e Mika, che, peraltro, ha fatto anche la sigla della nostra serie. Ci sarà spazio per tanta musica pop con arrangiamenti sinfonici. L’idea che vogliamo trasmettere è che la musica classica può esistere anche per i giovani“.
CARLOTTA NATOLI E CLAUDIA POTENZA: UNA CURIOSITÀ A TESTA
Dopodiché, l’apparizione a “Oggi è un altro giorno” di Carlotta Natoli e Claudia Potenza è scivolata rapidamente verso le battute finali, con le due attrici che sono state coinvolte dalla padrona di casa, Serena Bortone, in un’ultima conversazione, fatta di una domanda a testa. A Carlotta Natoli è stato chiesto in particolare se pensa a suo papà Piero, anch’egli attore: “Ci penso e spesso lo cito in termini di interpretazione in alcuni personaggi. A volte, però, mi capita anche con mamma… Si vede che sto invecchiando”, ha sorriso. Claudia Potenza, invece, ha ripercorso uno dei suoi ricordi di carriera più belli, quelli legati al lungometraggio girato con uno dei registi più blasonati e acclamati di questi anni: “Ho lavorato con Ferzan Ozpetek in ‘Magnifica Presenza’ ed è stato un incontro fantastico, lui mi ha lasciato addirittura il suo numero di telefono. Per me quell’esperienza è stata una grande passione, quel film era veramente visionario e poetico”.