Finisce ancora nel caos Carlotta Nonnis Marzano, che solo poche ore fa è stata costretta a consegnare le sue dimissioni dal ruolo di assessore del Comune di Bari, che ha ricoperto per poco meno di 18 ore. L’ex politica, che detiene cattedra all’Università di Bari per l’insegnamento di Scienze della Natura e dell’Ambiente, è nota per i suoi commenti social contro Donald Trump, Papa Francesco, i leader del G7 e non solo: le sue idee l’hanno costretta a dimettersi come assessore all’ambiente, al clima e alla transizione del Comune ma ora potrebbero avere conseguenze ancora peggiori. La Nonnis Marzano, infatti, ora rischia anche il posto da insegnante: come spiega Il Giornale, non è escluso che venga sospesa o addirittura licenziata.
Rossano Sasso, leghista ed ex sottosegretario all’Istruzione e deputato, non le ha mandate a dire e ha preso duramente posizione contro i post della dottoressa Nonnis Marzano, affermando che “ha incitato all’odio nei confronti di avversari politici insultandone gli elettori”. Sui social, infatti, la professoressa si sarebbe detta dispiaciuta per il mancato assassinio di Trump in Pennsylvania, avrebbe ipotizzato che Papa Francesco sia un pedofilo e ancora avrebbe incitato azioni illegali. Secondo il deputato si tratta di un caso molto grave e per questo ha annunciato che interrogherà il ministro dell’università Anna Maria Bernini chiedendo appunto che la docente venga allontanata dall’università nella quale ricopre un ruolo da docente.
Rossano Sasso: “Carlotta Nonnis Marzano è tenuta ad un comportamento decoroso”
C’è un precedente che potrebbe deporre non a favore di Carlotta Nonnis Marzano: nel 2018 la maestra Lavinia Flavia Cassaro era stata licenziata dopo aver insultato alcuni poliziotti, augurando loro la morte: questi erano stati schierati contro un corteo a Torino di Casa Pound e la cosa non era andata giù alla maestra, che aveva dato libero sfogo ai suoi pensieri sui social. Proprio quell’esempio verrà portato davanti al ministro da Rossano Sasso, che chiederà il licenziamento della docente. Sui social una serie di persone si sono schierate al fianco del deputato della Lega, dicendosi d’accordo con la sua istanza.
La Legge, intanto, sembra essere dalla parte di chi chiede che l’ex assessore del Comune di Bari venga allontanata dal proprio posto di lavoro all’università. Infatti il Codice di comportamento nazionale dei dipendenti pubblici, all’articolo 11 Ter che disciplina l’utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media da parte dei dipendenti statali, dice che questi sono dovuti ad astenersi da interventi o commenti che possano nuocere all’immagine dell’amministrazione di appartenenza, come spiega Il Giornale. Sasso, ancora, ha definito la professoressa come una signora che “vomita odio” sui social, ma una docente che “come tale è tenuta ad un comportamento decoroso dentro e fuori dal lavoro”.