CARLOTTA NONNIS MARZANO E I POST CHOC: COS’È SUCCESSO

Fresca di nomina, Carlotta Nonnis Marzano non è già più assessora al Clima e alla Transizione ecologica di Bari, perché la bufera per le dichiarazioni su Papa Francesco l’ha spinta a rinunciare all’incarico che le aveva conferito il sindaco Vito Leccese. Proprio quest’ultimo ha annunciato l’epilogo del caso, prendendo le distanze da quanto aveva dichiarato l’esponente di Alleanza Verdi Sinistra, ma precisando che l’aveva scelta per «reputazione e impegno nelle battaglie ecologiste» alla luce delle sfide ambientali che deve affrontare Bari. Nei post Facebook finiti nel mirino Marzano definiva Bergoglio «un anziano molesto» che non andrebbe mandato ai giardinetti «perché data la tradizione non vorrei che rivolgesse le sue attenzioni ai bambini».



Ma l’ormai ex assessora aveva anche pubblicato post contro i leader del G7 arrivati in Puglia, che ha criticato definendoli «inutili parassiti» che vanno protetti perché altrimenti «ne tornerebbero a casa meno di quelli che sono arrivati», infatti auspicava in quei giorni del vertice uno «tsunami» o un’indigestione dovuta a cozze crude. Per quanto riguarda i post contro il governo, definito di «mer*e» e «analfabeti», diceva anche che è il «caso di disfarci». Nel suo mirino era finito anche l’ex presidente Usa Donald Trump, con quel «che peccato» per commentare la notizia dell’attentato fallito a Butler.



BUFERA DOPO I POST CHOC DELLA (NON PIÙ) ASSESSORA DI BARI

Chi la difende ha parlato di esercizio di critica sui social, per l’opposizione si tratta di un invito alla violenza. Ne è convinto Fabio Romito, sconfitto al ballottaggio da Leccese: il candidato della Lega ha definito Marzano una figura «verbalmente violenta, estremista, inadeguata, offensiva», quindi ha chiesto la revoca della nomina, altrimenti avrebbe trasmesso i documenti al prefetto per far valutare la compatibilità dell’assessora con un ruolo così importante. Ma non è stato necessario, visto che è arrivata la rinuncia al mandato. Invece, il deputato della Lega Rossano Sasso, di origini pugliesi, era pronto all’interrogazione parlamentare su tale nomina.



Non si è fatta attendere la replica di Mimmo Lomelo, che coordina Europa Verde in Puglia: da un lato ha difeso Papa Francesco, definendolo «il miglior pontefice sulle tematiche ambientali» e parlando di «toni irrispettosi» da parte di Marzano, d’altro canto ritiene che non ci sia alcun “incidente istituzionale”, perché quelle dichiarazioni risalgono a una «fase diversa della sua vita», quando non era assessora, ruolo per il quale non si sarebbe occupata di religione, bensì di ambiente, aspetti su cui invece è preparata.

Lomelo ha anche tirato in ballo l’inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale, perché le frasi di Marzano non hanno nulla a che vedere con quelle di chi ha inneggiato al nazismo e a Hitler, restando al suo posto. Ma il Pd non è stato affatto solidale con Marzano, infatti il senatore Alberto Losacco ha richiamato al buon senso e a quello della realtà. Ora il sindaco Leccese deve scegliere chi dovrà sostituirla. In precedenza, era emerso il nome di Ines Pierucci, che era stata assessora nel secondo mandato di Decaro ed è un’altra esponente di Avs.