Carmelina Rotundo sarà protagonista questa sera della nuova puntata de “Le Ragazze” in onda su Rai 3 a partire dalle ore 21.20: in quello che è infatti l’ultimo appuntamento stagionale con il programma condotto da Francesca Fialdini e che si occupa di far conoscere le storie di quelle donne che sono state ragazze negli Anni Quaranta, Cinquanta, Sessanta e così via, segnando nel loro campo la vita politica, sociale e culturale del nostro Paese, ci sarà spazio anche per una figura davvero interessante, ovvero quella della poetessa e insegnante di origini toscane. La storia della Rotundo è una storia di vita, anzi, di tante vite vissute nel corso della stessa esistenza, di gioie e dolori ma soprattutto di rinascite avvenute grazie alla forza dell’amore oltre che a quella della sua amata poesia.



Ma chi è Carmelina Rotundo e cosa sappiamo della sua vita? Classe 1953 e oggi quasi settantenne, la giornalista, blogger e poetessa originaria di Orbetello (Grosseto, come accennato, è una delle figure più poliedriche anche se non molto conosciute del mondo della cultura nostrana: già insegnante di italiano presso la scuola primaria e tutor universitaria, la Rotundo ha collaborato con diverse testate giornalistiche e ha pure rivestito il ruolo di direttore responsabile di alcune riviste che trattano di arte. Infatti la Rotundo ha pure realizzato delle mostre di arte contemporanea ed è un apprezzata poetessa che ha alle spalle una storia dolorosa. “In Maremma nasco con il forcipe che dilaniò mia madre e fece sì che -battezzata in fretta e furia, non conosco la mia madrina probabilmente una infermiera- fossi consegnata a mio padre dicendogli di andare a seppellirmi perché non c’era più niente da fare…” aveva raccontato WebOggi. “Ma perché Dio ha voluto e per il coraggio di mio padre, un guerriero della vita sono ancora viva” aveva aggiunto parlando della sua infanzia ad Orbetello.



CARMELINA ROTUNDO, CHI E’ LA POETESSA E BLOGGER TOSCANA? “QUANDO NACQUI…”

Oggi Carmelina Rotundo Carmelina, che cura da anni un blog tematico con discreto seguito, fa parte di quel gruppo di giornalisti fiorentini che si occupa di seguire molte delle presentazioni di eventi culturali che hanno luogo nella città toscana. Parlando proprio della sua esperienza con il programma di Rai 3 che aveva deciso di far conoscere la sua storia: “È stata una bella esperienza” aveva detto la Rotundo sui due giorni di registrazioni, il primo a casa, il secondo giorno al ‘Gelatarium’ dove il gruppo di artisti “Innamorati della vita” creato da Carmelina ha dato vita ad una mostra: “Non abbiamo altre strade che quelle dell’amore noi capaci di attraversare tempeste per costruir arcobaleni” spiega la poetessa e attivista, protagonista di tante battaglie civili nel corso della sua vita che l’ha vista lavorare come insegnante. “Ora sono in pensione, ma con il passare degli anni mi sono accorta di essere entrata per quarant’anni in classi ricche di gioie e fiducia. Io sento di essere cresciuta insieme ai bambini…”.



Parlando invece del suo amore per la scrittura e la seconda metà degli Anni Settanta, il periodo in cui cominciò a prendere in mano una penna, aveva detto: “Comprai un pacco di carta da lettere ed una scatola di buste colorate, anzi le buste me le regalò papà, dando inizio ad una tradizione che ha sempre continuato: scrivevo lunghissime ‘cose’ che forse nessuno avrà avuto il coraggio di leggere ed andavo a imbucarle in via Torcicoda”. E riflettendo sul suo percorso di vita, umano e professionale, Carmelina Rotundo non ha dubbi: “La mia vita e la cultura? Storie di un intreccio ancora non risolto… Da bambina comincio a scrivere poesie decidendomi a leggerle, solo a 17 anni, a mia madre Maria Auro, la quale determina i contenuti del mio futuro poetare: ‘Non devi opprimere gli altri coi tuoi dolori, si soffre già nella vita. Racconta cose belle, ama, fai il bene’…”.