Carmelina Rotundo è uno dei volti protagonisti di questa puntata de “Le Ragazze”. La scrittrice, poetessa ed insegnante si racconta di fronte alle telecamere di Raitre, ripercorrendo le sue battaglie civili, le sue esperienze da attivista e le grandi passioni vissute nel ruolo di insegnante. Carmelina Rotundo non nasconde il ruolo di insegnante abbia segnato positivamente la sua vita e quanto sia stato importante per la sua vita. “Adesso sono in pensione”, spiega la poetessa durante la trasmissione. “Ma con il passare degli anni mi sono accorta di essere entrata per quarant’anni in classi ricche di gioie e fiducia. Io sento di essere cresciuta insieme ai bambini…”., conclude Carmelina Rotundo. Parole profonde e toccanti quelle pronunciate dalla scrittrice a Le Ragazze. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



Scopri chi è Carmelina Rotundo

Carmelina Rotundo si racconta nella nuova puntata de “Le Ragazze“, il programma di Rai3 che narra le storie di vita di donne che sono state ventenni negli anni ’40, ’50, ’60, ’70, ’80, ’90, ma anche di giovani donne dei nostri tempi che, con il loro sguardo, hanno illuminato e continuano a farlo gli eventi della nostra storia recente e passata. Tra le protagoniste c’è anche la blogger fiorentina famosa anche per essere una poetessa e scrittrice da sempre impegnata in prima fila per le battaglie civili. L’insegnante, infatti, è al timone di un gruppo di artisti che si fanno chiamare “Gli Innamorati della vita” che è diventato anche una mostra esposta presso il caffè letterario Gelatarium in via Cavour 12 proprio a Firenze. La mostra è stato il set per l’intervista – racconto che la scrittrice ha rilasciato per il programma “Le Ragazze” in cui ha raccontato la sua storia di donna, ma anche il suo immenso amore per la poesia.



Carmelina Rotundo e il blog: il suo amore per la poesia e la città di Firenze

Carmelina Rotundo è una de “Le Ragazze” del programma di successo trasmesso su Rai3. Scrittrice, blogger, poetessa ed insegnante, Carmelina ha dedicato la sua vita alla scrittura e non solo. Da sempre attivista e a attenta alle battaglie civili, la scrittrice non ha mai nascosto quanto il suo trasferimento nella città di Firenze abbia segnato la sua vita. A raccontarlo è stata proprio la Rotundo nel suo blog dove ha scritto: “avevo diciassette anni e mezzo quando il 7 Agosto 1971 arrivai a Firenze. Era questa la prima volta che vedevo la città. Papà vi era stato trasferito per motivi di lavoro già da Febbraio, ma Cesare ed io eravamo rimasti con mamma a Perugia per non interrompere bruscamente un anno scolastico”. Il trasferimento a Firenze dura tantissimi anni: dal 1972 al 1986, anni in cui la giovanissima Carmelina comincia a dedicarsi alla scrittura.



“Comprai subito un pacco di carta da lettere ed una scatola di buste colorate, anzi le buste me le regalò papà ,dando inizio ad una tradizione che ha sempre continuato” – ha scritto l’insegnante – “scrivevo, scrivevo lunghissime “cose” che forse nessuno avrà avuto il coraggio di leggere ed andavo a imbucarle in via Torcicoda”. Proprio grazie a quel pacco di carta da lettera comincia il suo percorso personale di scrittrice con la prima lettera dal titolo “Compianto funebre”.