Carmelo Abbate, nello studio di Quarto Grado, ha sostenuto la sua tesi sul caso di Alice Neri, uccisa da Mohamed Gaaloul la notte del 18 novembre scorso nel Modenese: “I due si conoscevano. Io credo che una ipotesi plausibile sia che le loro vite erano legate da un’altra donna, che era amica della vittima e aveva una relazione con il tunisino. Quando usciva con quest’ultimo, diceva al marito di trovarsi con lei. Era la sua copertura”, ha affermato. È per questo motivo che, secondo il giornalista, la mamma di 32 anni, dopo avere terminato l’incontro con l’amico Marco, si sarebbe intrattenuta davanti allo Smart Caffè con l’uomo e successivamente lo avrebbe fatto salire in macchina.



La discussione sarebbe degenerata quando Alice Neri avrebbe provato a difendere la misteriosa amica dal pericolo rappresentato da Mohamed Gaaloul, il quale a quel punto l’ha uccisa e ha distrutto il suo cadavere, incendiando l’auto ai laghetti di Fossa di Concordia. Un elemento certo, tuttavia, è che la donna di cui Carmelo Abbate parla non è Tiziana, la testimone che ha incastrato il tunisino. Quest’ultima ha avuto con l’assassino una relazione e successivamente è stata minacciata di revenge porn. Il suo racconto ha fornito agli inquirenti numerosi indizi di colpevolezza. È certo, infatti, che le due non si conoscevano e per di più la diretta interessata è vedova.



Carmelo Abbate: “Alice Neri uccisa da Mohamed per difendere amica”. Il fratello e l’inviata di Quarto Grado negano

Durante la puntata di Quarto Grado, tuttavia, la versione di Carmelo Abbate secondo cui Alice Neri sarebbe stata uccisa da Mohamed Gaaloul mentre cercava di difendere una sua amica che aveva una relazione con il tunisino, tuttavia, è stata rigettata sia da Matteo Neri sia dall’inviata in collegamento con lui, Ilaria Mura. “Alice non avrebbe mai protetto un’amica per qualcosa di così grave, lo escludo. Su quale base il giornalista è convinto del fatto che mia sorella conosceva il suo assassino?”, ha domandato il fratello della vittima.



È della stessa idea Ilaria Mura: “In base a quanto sappiamo dagli inquirenti, l’unica persona che ha avuto una relazione clandestina nel recente periodo con Mohamed Gaaloul è Tiziana. Lo smartphone di Alice Neri è stato rinvenuto nell’auto carbonizzata e le analisi effettuate non hanno fatto emergere legami tra la mamma di 32 anni e il tunisino”, ha chiarito. Resterebbe un mistero, dunque, il movente dell’omicidio avvenuto la notte del 18 novembre scorso. L’unica pista plausibile, escludendo quella espressa da Carmelo Abbate, è infatti quella sessuale.