Carmelo Ferraro, direttore generale dell’Ordine degli Avvocati, candidato nella Lista Fontana – Lombardia Ideale alle elezioni Regionali Lombardia 2023.

Perché la lista civica?

Ho scelto di collocarmi al di fuori dei partiti tradizionali, perché sono partito dalla realtà. Per una persona con la mia storia, questa lista civica è il luogo migliore per poter continuare a essere me stesso anche in consiglio regionale. Ho scelto una lista che mi garantisca vicinanza e adesione ad alcuni valori fondamentali, ma mi dia occasione di partecipare nella libertà, senza gli obblighi e le costrizioni inevitabili nei partiti tradizionali.



C’è forse sfiducia nei partiti?

Sposterei la questione e direi che da parte mia c’è piena fiducia nella politica. Faccio mia l’espressione cara al “realismo cattolico”, che ci insegna ad agire “qui e ora” nelle circostanze che ci sono date e sono convinto che la politica non ci debba spaventare. Quanto ai partiti, abbiamo visto anche alle recenti elezioni un ritorno al partito tradizionale. Dopo la stagione del populismo, penso che le liste civiche siano un valido antidoto all’astensionismo che connota ogni tornata elettorale. Gli elettori di Centrodestra, in particolare, che non si ritrovano negli attuali partiti della coalizione, possono andare a votare per la Lista Fontana certi di stare entro il recinto dei loro valori senza dover votare con scarsa convinzione o, peggio, senza dover rinunciare alle urne.



Cosa porterà in Regione Carmelo Ferraro della sua carriera professionale?

Porterò prima di tutto il mio impegno civico, che è la ragione per la quale il presidente Fontana mi ha proposto la candidatura. Da anni sono attivo con il Comitato MI’mpegno su numerosi fronti in campo sociale, nei termini di ascolto e sostegno al disagio di alcune fasce della popolazione, e culturale. Come direttore generale dell’Ordine degli Avvocati metterò al servizio della Regione le mie competenze in ambito amministrativo e legale, puntando su semplificazione, trasparenza e meritocrazia.

Meritocrazia, parola alla quale ci si richiama spesso…



In questo la mia storia parla per me. Sono nato da genitori siciliani arrivati qui letteralmente con le valigie di cartone. Sono cresciuto a Milano, studiando e lavorando, mentre mio padre e mia madre facevano i parrucchieri, mestiere che hanno portato avanti fino alla soglia dei 90 anni. So cosa vuol dire lavorare studiando e immaginare un futuro del tutto altro dal proprio presente. Non lesiniamo aiuti ai ragazzi che lo meritano.