Ha ucciso una donna in un bar a Luserna San Giovanni, in provincia di Torino, ferendo le sue due amiche. Il caso è stato affrontato ieri nel corso della trasmissione Ore 14. A compiere il delitto choc, un marocchino 34enne senza lavoro ma con regolare permesso di soggiorno, il quale avrebbe agito perchè Carmen De Giorgi, questo il nome della vittima, lo avrebbe respinto. Mentre colpiva le donne, secondo il Corriere della sera, avrebbe urlato: “Allah mi protegge”. Frase che tuttavia non troverebbe piena conferma.



Il comandante della compagnia dei Carabinieri di Pinerolo ha spiegato in collegamento con la trasmissione di Rai2 chi era davvero l’assassino: “Hounaifi Mehdi è un 34enne marocchino ben integrato nella comunità di Luserna San Giovanni. Era già in Italia da diversi anni e aveva un permesso di soggiorno. Svolgeva un lavoro di artigiano. Non aveva mai destato problemi nè aveva precedenti di polizia”. Altri testimoni intervistati dal programma lo hanno descritto come una persona buona e mai rabbiosa. Rispetto alla frase che l’uomo avrebbe urlato, il comandante dei Carabinieri non ha potuto nè confermare nè smentire: “Sono in corso gli accertamenti”.



Carmen De Giorgi uccisa a coltellate: la testimonianza dell’ex proprietaria del bar

Tra i testimoni oculari di quanto accaduto, anche l’ex proprietaria del bar la quale ha fornito la sua versione: “Lui ha offerto a Carmen da bere, lei aveva accettato e si sono messi a chiacchierare. Lui ha offerto a tutte da bere, le voleva ubriacare e le voleva ammazzare, te lo dico io…”. La ragazza, a suo dire, non lo conosceva nè erano amici.

Rispetto alla vittima l’ha definita “una signora un po’ depressa ma quando veniva qui con loro si divertiva”. “Lui non era ubriaco”, ha spiegato la donna. Secondo il racconto della testimone, un altro marocchino appresa la notizia avrebbe riferito di averlo licenziato un mese fa “perchè stava diventando pazzo, dava i numeri, parlava strano, parlava di Allah…”. Alla luce di quanto riferito dalla testimone, secondo la criminologa Roberta Bruzzone sarebbero i sintomi riconducibili ad un esordio di schizofrenia. Tra gli altri dettagli non detti emersi nel corso della trasmissione, è riferito ad una delle due amiche, attualmente ricoverata in ospedale a Pinerolo, sarebbe la nipote della ex proprietaria del bar.



Omicidio Torino: parla la titolare del locale

La titolare del locale in cui si è consumato il delitto è intervenuta in diretta ed in esclusiva nel corso della trasmissione commentando: “Abbiamo vissuto un film dell’orrore, mai visto un pazzo psicopatico entrare in un bar, fingersi un agnellino, seduto. faceva anche il gentiluomo che offriva da bere”. La donna ha raccontato che all’improvviso avrebbe iniziato a scattare foto: “Gli abbiamo chiesto il perché facesse questo e lui ha risposto ‘perchè sono un marocchino’ ed ha nominato Allah ed ha iniziato a dare la prima coltellata a Carmen”.

Successivamente si sarebbe avventato contro le altre ragazze. “Io sono vivo perché mi sono nascosta in bagno, mio figlio mi ha spinto dentro dicendomi di salvarmi almeno io”. Per la titolare del bar il marocchino era giunto con l’intenzione di uccidere dal momento che sarebbe stato già armato. La titolare ha così smentito la tesi delle avance e del rifiuto: “Non è vero, lui non parlava italiano, era un taciturno, diceva solo ‘bere, pago io’. Le ragazze accettavano che lui offrisse da bere. Nessuno ha parlato con lui, ognuno era al suo tavolo”. Carmen, la vittima, “si stava divertendo”. “Lui ci ha fatto la foto prima e poi dopo prima di andare via”, ha aggiunto, lasciando intuire una vera e propria esecuzione. La barista ha svelato che il killer continuava a chiedere birre ma lui non beveva.