Carmen Lasorella e la carriera in tv: “Il mio aspetto fisico mi ha aiutato“
Carmen Lasorella è stata una delle più illustri giornaliste Rai, nonché una delle prime figure donna del giornalismo ad essere inviata di guerra. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha ripercorso la sua carriera e la sua affermazione nel mondo dell’informazione, un mondo negli anni ’80 spesso dominato da figure maschili. E ammette: “So bene che il mio aspetto fisico mi ha aiutato. Però riflettiamo: erano gli Anni Ottanta, in tv pochissime erano le donne viste come “firme” e non piuttosto come intrattenitrici. Io, Lilli Gruber, Tiziana Ferrario e le altre cominciammo ad affermarci allora“.
All’epoca il direttore del Tg2 Antonio Ghirelli scommise su di lei, e fu una scelta per certi versi rivoluzionaria, poiché aprì il mondo del giornalismo e dell’informazione anche alle donne, e non più come semplici figure d’intrattenimento in tv: “Ghirelli vide le donne come protagoniste dell’informazione, fu un passo avanti“. Inoltre, la Lasorella ha anche rivelato in quali rapporti era con un’altra sua illustre collega, Lilli Gruber: “Ci siamo sempre ignorate serenamente“.
Carmen Lasorella e l’inconveniente con Giorgio Bocca
Carmen Lasorella nella sua carriera si affermò anche come inviata di guerra e su fronti internazionali piuttosto caldi. In particolare, ricorda il suo successo negli anni ’80 e uno spiacevole commento del giornalista e scrittore Giorgio Bocca: “Gli ascolti del Tg2 si impennarono e lì avvenne una delle cose più spiacevoli della mia carriera. Giorgio Bocca, su Prima Comunicazione, scrisse un articolo intitolato “La tv dei cretini”, dicendo in sostanza che la gente guardava quel tg solo perché c’era una “con le poppe al vento”, testualmente. Fu un’offesa che non potevo ignorare e querelai il giornale“.
Alla fine, Lasorella ricevette le scuse del collega: “Mi scrisse un biglietto che recitava così: “Mia moglie e mia figlia mi dicono che ho esagerato. Credo che abbiano ragione”. Gli dissi che servivano scuse pubbliche e il mese dopo Prima Comunicazione uscì con un ampio pezzo dal titolo “Pubbliche scuse”. Con Bocca ci siamo anche rivisti e abbiamo sorriso di questo fatto, però vede, se in Italia alle soglie degli Anni 90 eravamo a questo livello, capisce quanto sia stato importante per me rompere quel soffitto di cristallo e fare, nel mio piccolo, qualcosa per le altre donne?“.