Il caso di Carmine D’Errico è stato affrontato nel corso della puntata odierna de La Vita in Diretta. Da nove giorni il figlio Lorenzo è in carcere con l’accusa di aver ucciso il padre. Cosa accadeva davvero in questa famiglia? Dalle intercettazioni emerge un racconto familiare drammatico: Lorenzo, oggi in carcere con l’accusa di aver ucciso a martellate e bruciato in parte il corpo del padre, dice di aver vissuto anni di vessazioni da parte dei genitori. Forse proprio questo rancore accumulato lo avrebbe poi portato a commettere questo gesto. Il 35enne ha asserito di essere stato picchiato e bullizzato dalla madre per trent’anni: è quanto avrebbe riferito ad un soggetto non ben identificato nel corso di una intercettazione del 15 gennaio scorso. All’interlocutore il figlio di Carmine racconta dell’incontro dai Carabinieri e delle domande incalzanti che i militari fecero sulla sua vita per poi concludere: “il mio solito show”.



Con cinismo e ostentata sicurezza ammette di aver messo in scena il meglio del suo repertorio: “Alla fine ho detto guarda, io sto aspettando che lo trovate, o meglio ancora trovate il cadavere, se faccio il funerale faccio una diretta Facebook in chiesa, tiro fuori tutti i sassi dalle scarpe…”. Lorenzo si sarebbe totalmente disinteressato della scomparsa del padre per poi riferire degli anni di bullismo: “Mi picchiavano, i rapporti tra loro andavano male perché non mi picchiava abbastanza, quindi figurati che cazz* di infanzia devo aver avuto”, ha raccontato ancora, svelando poi di aver raccontato di essere cresciuto senza sogni né ambizioni.



Carmine D’Errico, le amiche “aveva paura del figlio Lorenzo”

A parlare alla trasmissione La Vita in Diretta, sono state anche le persone vicine alla famiglia di Carmine D’Errico. “Emergono davvero dei particolari inquietanti in queste ultime ore”, ha riferito l’inviata Monica Arcadio da Cusano Milanino, “perché parlando con le amiche e gli amici di Carmine emerge che c’erano dei rapporti difficili tra lui e il figlio e che ci sono stati in passato anche tra Lorenzo e la mamma (morta due anni fa, ndr)”. Le amiche di Carmine avrebbero inoltre confermato il carattere molto particolare del figlio, ribadendo la sua mania dell’ordine. “Carmine era arrivato ad avere paura del figlio ultimamente”, ha aggiunto l’inviata riferendo ancora le parole delle amiche.



“Tante volte era scosso, ci accorgevamo che c’era qualcosa che non andava e ci raccontava che litigava con il figlio e per cui dopo andava via di casa. Aveva paura”, ha dichiarato una delle amiche più care di Carmine. “Lui non era padrone, aveva paura del figlio”, ha aggiunto, “Quando c’è stato un forte vento e si erano rotti dei vetri, a distanza di una settimana ha detto che era stato il figlio, che hanno litigato ed ha spaccato tutto”, ha proseguito l’amica. “Aveva paura che potesse fargli del male tant’è che noi gli dicevamo, ma cosa aspetti? Vai via, trovati una casa”. Anna e Tina, sorelle ed amiche di Carmine, sono le stesse che hanno dato l’allarme ai Carabinieri. In quei giorni Lorenzo era “Tranquillo, lucido, tranquillissimo…”. A parlare anche Gianni, un vicino di casa: “Soffriva molto perché il figlio non voleva aveva a che fare con lui. Era figlio unico, sapeva che aveva un tumore maligno il padre… Aveva un odio… Io non dormo più, non meritava di fare quella morte lì, soprattutto dal figlio. E’ un mostro”.