L’industria della carne coltivata in laboratorio non decolla: così la SCiFi Foods, startup della Bay Area, ha annunciato la chiusura dopo appena sei mesi dopo aver completato il suo primo impianto di produzione di carne. Ad annunciare la chiusura sono stati i co-fondatori Joshua March e Kasia Gora su LinkedIn, in un post nel quale hanno ammesso che SCiFi non è riuscita a commercializzare nemmeno un prodotto: i loro burger, tra cui anche il “Franken”, non sono mai arrivati neppure nei negozi o nei ristoranti. I due imprenditori hanno scritto: “Purtroppo, in questo ambiente di finanziamento, non siamo riusciti a raccogliere il capitale necessario per commercializzare il burger SCiFi, e SCiFi Foods ha esaurito il tempo”.
Il mercato della carne coltivata promette ai consumatori di evitare il maltrattamento degli animali e di ridurre l’impatto ambientale, oltre ai costi esorbitanti della mercato della carne. Il tema non è però semplice: il governatore della Florida Ron DeSantis, ad esempio, ha vietato l’industria della carne coltivata nello Stato, seguito poco dall’Alabama. Un clima complicato, dunque, che non ha permesso a SCiFi Foods di trovare un mercato nel quale proliferare e che ha portato l’azienda a chiudere i battenti in anticipo.
SCiFi Foods: “Chiudiamo, abbiamo finito il tempo”
SCiFi Foods ha sede a San Leandro, in California: l’azienda mirava a produrre un hamburger ibrido che combinasse carne bovina coltivata e ingredienti di origine vegetale per raggiungere la parità di prezzo con la carne bovina convenzionale. La società aveva raccolto circa 40 milioni di dollari da vari fondi di venture capital e importanti investitori, tra cui la band britannica Coldplay. L’azienda ha poi ottenuto una riduzione dei costi pari a 1000 volte nella produzione di carne bovina coltivata tramite linee cellulari di manzo commestibili in sospensione monocellulare. SCiFi Foods ha in seguito collaborato con la Michigan State University per accelerare la produzione e ottenere informazioni dettagliate sul processo di produzione.
Nonostante i progressi fatti, però, la SCiFi Foods ha chiuso i battenti in anticipo, spiegando: “La settimana scorsa abbiamo interrotto le operazioni di SCiFi e abbiamo affidato a una società di consulenza il compito di gestire un processo di vendita della nostra proprietà intellettuale e delle nostre risorse. Non abbiamo preso questa decisione alla leggera, ma è stata l’opzione migliore quando abbiamo raggiunto la fine del nostro percorso. Sfortunatamente, in questo contesto di finanziamenti, non siamo riusciti a raccogliere il capitale necessario per commercializzare l’hamburger SCiFi e SCiFi Foods ha esaurito il tempo”.