L’UE fa un passo indietro su carne e vino nell’elenco dei cibi dannosi
La Commissione Europea ha deciso di eliminare il vino e la carne dall’elenco dei cibi considerati dannosi per la salute umana, permettendo al settore agroalimentare italiano di tirare un sospiro di sollievo. Infatti, concretamente, quello che accade ai prodotti inclusi in quell’elenco è un taglio dei fondi europei per la promozione degli stessi sui mercati esteri, scelta presa dalla Commissione per via delle preoccupazioni espresse, soprattutto, dall’Organizzazione mondiale della sanità.
La decisione di inserire carne e vino, ma anche insaccati ed altri alcolici, nell’elenco dei cibi dannosi era stata presa in sede europea ad ottobre. In quell’occasione la Commissione aveva deciso di imporre norme più stringenti in merito alla promozione di quei particolari prodotti sui mercati internazionali, esprimendo preoccupazione in merito alla loro nota dannosità per l’organismo umano. In Italia, però, la filiera di produzione della sola carne bovina muove all’anno introiti per circa 10 miliardi di euro, mentre il vino arriva anche facilmente a 16 miliardi l’anno. Parlando, invece, dei finanziamenti per la promozione, al vino sono destinati ogni anno fondi pari a 100 milioni da utilizzare in cofinanziamento per i mercati esteri.
Carne e vino esclusi dall’elenco cibi pericolosi: la dannosi di Coldiretti
Insomma, carne e vino sono stati rimossi dall’elenco dei cibi dannosi da parte della Commissione Europea, e la decisione sarebbe stata accolta con grande serenità dal mondo politico italiano, oltre che dalle associazioni di categoria. “È una notizia importantissima per tutta la Nazione, una vittoria che abbiamo ottenuto lottando con determinazione a difesa delle eccellenze italiane. Non solo, adesso ci sono anche più risorse economiche per le Indicazioni Geografiche, con altri 2 milioni di euro”, ha commentato il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.
Similmente, anche Coldiretti e Filiera Italiana, le più importanti associazioni di categoria, hanno espresso la loro felicità in merito alla rimozione di carne e vino dall’elenco dei cibi dannosi. La prima ritiene che la decisione fosse “un approccio ideologico che discrimina alimenti che fanno parte a pieno titolo della dieta mediterranea”, mentre ora rimane importante “mantenere alta la guardia perché nel prossimo regolamento non si torni a demonizzare alcuni prodotti invece che lavorare a una corretta informazione sulla quantità di alimenti”. “Il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate”, commenta, invece, Filiera Italiana.