Lo sconto in bolletta inserito dal decreto aiuti e prorogato anche per il terzo trimestre 2022, all’esame della camera consentirà la riduzione dell’IVA sul gas al 5% e dunque a settembre questa misura compirà 12 mesi. Il primo provvedimento preso allo scopo di alleggerire le bollette per gli italiani è stato infatti preso nel settembre 2021 con il primo decreto taglia bollette che riduceva l’aliquota IVA sui consumi di gas metano per usi civili industriali rispetto al 10% e al 22% applicati secondo la normativa precedente.
Caro bollette: lo scenario europeo
L’Italia non è l’unico paese che ha deciso di operare in questo senso infatti le esigenze è stata sentita più o meno in tutti i paesi dell’eurozona. La Spagna ha abbassato dal 21 al 10% l’Iva sui consumi elettrici domestici fino al 30 giugno e, ora, sulla scia dell’Italia tenta di arrivare al 5%. L’Irlanda invece ha portato l’IVA dal 13,5% al 9% fino al 31 ottobre. Tuttavia l’Irlanda ha previsto l’abbassamento dell’aliquota soltanto per gli usi civili. Il Belgio ha tagliato dal 21 al 6% fino a settembre.
La Francia è passata da un aliquota del 20% a una del 5,5%, mentre la Germania è passata dal 19% ad una aliquota del 7%.
Caro bollette: necessità di ordine
Paolo Gentiloni, commissario UE all’economia, aveva indirizzato una lettera ai 27 Ministri delle finanze dei paesi europei, chiedendo di coordinarsi sull’applicazione della tassazione in materia energetica. Bruxelles ha inteso recepire questa necessità attraverso la direttiva 542/ 2022 che è entrata in vigore il 6 aprile e permette di applicare le aliquote ridotte rispetto a un minimo del 5%,
Invece la riforma fiscale italiana dovrebbe condurre ad “una razionalizzazione della struttura dell’IVA in modo da strutturare i livelli delle aliquote e la distribuzione delle basi imponibili tra le diverse aliquote”.
Queste misure vanno anche a plasmare la struttura economica delle aliquote IVA al Green Deal e alla disciplina Europea delle accise, in modo da tener conto dell’impatto ambientale delle risorse energetiche utilizzate. In particolar modo Bruxelles vorrebbe incoraggiare l’uso delle rinnovabili attraverso l’applicazione di aliquote IVA ridotte che incentiverebbero ancora di più la transizione ecologica prevista dal Green Deal.