Zero tregua per i consumatori. Il perdurare della pandemia, la guerra energetica in atto per luce e gas, il galoppare dell’inflazione rischiano di assestare un altro durissimo colpo all’economia nazionale e alle tasche degli italiani. Specie quelli più colpiti dalla crisi e in difficoltà.
L’incertezza dei mercati, l’espansione incontrollata della variante Omicron rischiano di far perdere tutti gli effetti positivi della ripresa del 2021, mettendo a rischio oltre 6 miliardi di euro di spesa.
Il dilagare dei contagi e le misure restrittive in essere hanno altresì ridotto la presenza di viaggiatori stranieri, e contestualmente anche quella dei lavoratori pubblici e privati che, per effetto dello smart working, restando a casa consumano meno nei pubblici esercizi.
Al contempo, aumentano i prezzi dei carburanti e delle materie energetiche, per ammortizzare i quali molto probabilmente il Governo disporrà tutta una serie di nuovi ristori.
“Come evidenziano i principali indicatori economici del Paese, assistiamo a un incredibile balzo in avanti della spesa per l’energia anche per il mondo dell’industria e dell’impresa: che è passato dagli 8 miliardi del 2019 ai 20 del 2020. Mentre per l’anno in corso la previsione è quasi pari a un pericoloso raddoppio, toccando quota 37 miliardi di euro”, esordisce Patrizia Polliotto, avvocato, fondatore e presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana fondata nel Dopoguerra dal giornalista Vincenzo Dona che l’ha guidata fino al 2006, anno della sua scomparsa.
Per poi proseguire: “Il caro-bollette, stimato in media attualmente a più del 60% rispetto al 2021, costituisce una delle voci più influenti che maggiormente incideranno sulla spesa dei consumatori italiani nel 2022”, approfondisce Polliotto, che presiede anche gli ospedali milanesi Galeazzi, San Siro e Sant’Ambrogio, tutti in capo al ‘Gruppo San Donato’, prima realtà sanitaria privata italiana fondata dalla famiglia Rotelli con un fatturato di 1 miliardo e 700 milioni di euro, titolare di 16 ospedali di cui 14 in Lombardia e 2 in Emilia-Romagna.
“Siamo innanzi a un conflitto energetico vero e proprio che ampio spazio lascia all’incertezza generale, con il costo alla fonte di luce e gas fuori controllo. E il rischio di aggravare le condizioni di vita delle famiglie, incrementando anche il contenzioso fra privati, produttori e resellers di energia”, aggiunge il noto legale d’impresa che annovera incarichi al vertice in contesti di primo piano quali ‘Compagnia di San Paolo’, ‘Juventus’, ‘Zucchi’, ‘Reply’ ed ‘NB Aurora’.
“Noi come UNC Piemonte forniamo assistenza e aiuto disponendo di conciliatori interni titolati ad individuare un punto d’incontro fra le diverse posizioni: cercando sempre di trovare un equilibrio ottimale per il bene dei consumatori”, conclude l’avvocato Patrizia Polliotto, spesso anche opinionista in ambito giuridico ed economico-sanitario in radio e in tv a ‘Canale Italia’ e sulle frequenze di ‘Radio Radio’.