Per chi credeva che le misure messe in campo dal governo Draghi, con lo sconto sulle accise di 30,5 centesimi al litro su benzina e diesel potesse bastare per frenare l’ascesa dei prezzi, deve ricredersi. I nuovi dati proposti da staffetta quotidiana fanno accapponare la pelle e vanno letti contestualizzando i dati rilevati alle pompe di benzina in relazione al taglio sulle accise che resterà in vigore fino al giorno 8 luglio 2022.
Caro carburante: pesa l’embargo
Dopo le ultime notizie relative agli embargo europeo al petrolio della Russia i segnali di alleggerimento del lockdown in Cina, i prezzi del carburante cominciano a schizzare.
La benzina self service registra un prezzo di media nazionale di 1,9 euro al litro, mentre quella servita 2 euro al litro. Si tengono stabili soltanto i prezzi del diesel ma tutto questo rende necessaria una nuova proroga del decreto punto infatti, i segnali all’orizzonte non lasciano ben sperare: il Brent è in salita a 116 dollari al barile mentre benzina e diesel sono aumentati di un centesimo alle pompe IP, €0,02 per Q8 e Tamoil.
Caro carburante: i prezzi del carburante
I dati sono stati raccolti dall’osservatorio sui prezzi del Ministero dello sviluppo economico ed elaborati da Staffetta quotidiana, aggiornate al 30 maggio 2022 punto sulla base di questi dati la benzina self service Costa 1,9 euro al litro, mentre le pompe bianche a 1,889 euro al litro. La benzina servita arriva a 2,0 €28 al litro mentre il diesel si ferma a 1,90 €5 al litro. Il GPL servito e ha 0, 832 euro al litro, mentre il metano 1,849 euro al litro. Il gemelle a 2,0 €84 al litro.
Naturalmente l’impatto del caro carburante può avere numeri risvolti, sia in termini energetici e su molti settori dell’economia, anche relativamente al prezzo dei biglietti aerei che già hanno registrato un incremento a partire da aprile 2022.