Il caro energia sta sempre più strangolando le aziende italiane. Il titolare dell’azienda La Fiammante che si occupa di lavorare Pomodori di Buccino con le sue famose pelate di pomodoro, in un paese in provincia di Salerno, ai confini del Parco Nazionale del Cilento. Un fiore all’occhiello della produzione italiana che realizza la trasformazione il commercio di pomodorini attraverso una filiera etica e completamente tracciata, espone il suo sconcerto di fronte alla bolletta di energia ricevuta al 11 agosto di 978.618,51 rispetto alla bolletta di 120.432,59 di un anno fa. Un aumento di quasi 8 volte rispetto ad un periodo di 12 mesi.
Caro energia: le aziende pagano al posto del consumatore
Come fu rilevato anche da Confindustria pochi mesi fa, sono state le industrie che pagano l’inflazione dilagante, così che l’aumento dei prezzi ricade direttamente sul contribuente.
Sono state le aziende che infatti, a fronte di un raddoppio delle materie prime, di fertilizzanti e un incremento dell’energia elettrica sempre crescente, hanno tentato di non alzare troppo i prezzi sugli scaffali in modo proporzionale rispetto agli incrementi dei costi sostenuti. Ma qualcosa ci dice che tutto non potrà andare avanti per sempre.
Già Confindustria stimò che l’incremento del gas del 400% poteva essere sostenuto soltanto fino al mese di giugno o al massimo al mese di luglio. Poi le aziende avrebbero dovuto necessariamente incrementare il prezzo e gli scaffali e far sentire davvero il caro vita ai consumatori che, stando alle cose attuali, dovrebbero sborsare quasi 7 euro per una passata di pomodoro.
Caro energia: “Imbarazzante sostenere qualche gruppo politico”
La Fiammante Pomodoro di Buccino, è un’azienda in grado di saper valorizzare i prodotti del territorio e che di fronte ad una situazione come quella che stiamo vivendo, dove le aziende vengono travolte dal caro energia, devono necessariamente esprimere il proprio disagio. Francesco Franzese ha ammesso che il prezzo del metano è arrivato a sfiorare i 2,5€ e che questo è un brutto segnale punto vuol dire che il prezzo del gas aumenterà sempre di più, come del resto ha recentemente dichiarato ragazzo Roma punto di fronte alle precedenti proiezioni che vedevano il gas raggiungere i 2000 dollari ogni 1000 metri cubi, invece secondo le ultime proiezioni, se la guerra dovesse continuare anche nel 2023 il gas potrebbe addirittura raddoppiare questa cifra rispetto al prezzo di 120 dollari che aveva prima della guerra.
Franzese dunque dichiara: “Senza energia non abbiamo ragione di esistere, sono sfiduciato dalla politica, e imbarazzante sostenere qualche gruppo politico.