Gianfranco Carofliglio, come vi avevamo spiegato pochi giorni fa, si è offerto volontario per la sperimentazione del vaccino italiano ReiThera, in sviluppo in collaborazione con l’istituto Spallanzani di Roma. Si tratta del primo siero totalmente Made in Italy per combattere il vaccino, e dovrebbe essere pronto fra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, per dare man forte nella campagna vaccinale.



Lo scrittore è stato interpellato dal programma di La7, L’Aria che tira, e nell’occasione ha raccontato come è andato il suo “approccio” con ReiThera, svelando le sensazioni provate a 24 ore dalla somministrazione della prima dose del vaccino, ricordiamo, ancora in via di sperimentazione: “Sto benissimo – le parole di Carofiglio in diretta televisiva – ho avuto solo qualche sintomo lieve, un po’ di dolori muscolari nella notte, questo forse fa supporre che si sia trattato del vaccino e non di un placebo”. Spossatezza, mal di testa e qualche linea di febbre sono i sintomi più classici quando ci si sottopone al vaccino anti-covid, ma nulla che non possa passare nel giro di qualche ora: “Il giorno dopo – ha aggiunto Carofiglio – ho preso una Tachipirina e mi è passato tutto”.



CAROFIGLIO E IL VACCINO REITHERA: “VOLEVO FARE QUALCOSA”

Curiosità attorno al perchè lo stesso Carofiglio abbia deciso di sottoporsi al vaccino anti covid, nonostante lo stesso non sia un soggetto a rischio, avendo 59 anni (compirà i 60 il prossimo 30 maggio): “Io vivo di e con le parole – ha replicato lo scrittore a questa curiosità – sono fondamentali per le nostre vite individuali e collettive, però ci sono dei momenti in cui si ha la sensazione di voler partecipare in maniera più attiva, cercare di fare qualcosa. Ma cosa? Non riuscivo a trovare la risposta, poi è successo che una decina di giorni fa stavo chiacchierando un mio amico Infettivologo di vecchia data”. Una telefonata che gli ha offerto una nuova possibilità: “Mi ha detto che si sarebbe occupato di dirigere uno dei gruppi che stanno sperimentando la fase 2 di un vaccino di produzione italiana. Quindi mi è venuto completamente naturale chiedere di offrirmi volontario”. Il vaccino ReiThera entrerà a breve nella Fase 3, quella della sperimentazione “di massa” sulle persone, ma al momento il popolo di scienziati sembra scettico nei suoi confronti.

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