Carofiglio contro Calenda, botta e risposta su Twitter. Tutto è nato a causa di un tweet pubblicato dallo scrittore per ironizzare sulla folta presenza di romani in piazza del Popolo per l’evento di chiusura di campagna elettorale del leader di Azione: «Scusate ma questa devo dirvela. Ieri sera, zona piazza del popolo (dove c’era manifestazione di fine campagna elettorale), due signori romani da film di Verdone. Primo signore: “ma chi ce sta a piazza del Popolo?” Secondo signore: “Er Che Guevara de Capalbio…”».



La stoccata di Carofiglio non è passata inosservata a Calenda, che ha replicato a stretto giro di posta: «Per la verità c’erano più di 5000 persone. Dopo un anno di lavoro. Persone perbene. Che si impegnano. E che forse meritano un poco di rispetto. Sai quella cosa che predichi tutte le sere in televisione. Linguaggio e rispetto. Buone agorà democratiche».



CAROFIGLIO-CALENDA, TENSIONE SU TWITTER

Carofiglio non è stato l’unico a schernire Calenda. Giacomo Leonelli di Azione ha rilanciato il titolo di un articolo pubblicato su Huffington Posta  firma Salvadori, “Cinquemila in piazza del Popolo, Calenda si coccola il suo salotto”: «Che brutto titolo:5.000 persone un “salotto”? Il tentativo di confinare Carlo Calenda dentro un “recinto di elites” sarà spazzato via lunedì. Come andrà non lo possiamo sapere, ma è evidente a tutti ormai che #Roma segnerà la fine dei vecchi schemi e rapporti di forza». Lo stesso Calenda, caustico: «Carofiglio 2».

Leggi anche

SPILLO/ Dietro quegli endorsement a Netanyahu, l’onda lunga del ribaltone 2019