Davide Fontana, condannato a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Carol Maltesi, sarebbe stato aggredito e ferito da un compagno di cella e per questo sarebbe stato spostato dal carcere di Busto Arsizio a quello di Pavia in regime di alta sicurezza. L’assassino della giovane, uccisa e fatta a pezzi nel Bresciano l’11 gennaio 2022, avrebbe riportato delle ecchimosi alla testa dopo essere stato colpito con una penna e non si escluderebbe un’azione “punitiva” interna per la particolare efferatezza del reato commesso.



L’allarme sull’aggressione sarebbe stato dato dallo stesso Fontana nel cuore della notte. Secondo quanto ricostruito da TgCom24, il 44enne detenuto per il delitto di Carol Maltesi sarebbe stato colpito nel sonno dal compagno di cella e sarebbe stato poi condotto in infermeria per le prime cure del caso, prima di essere trasferito in un’altra struttura per scontare la sua pena presso il reparto “protetti”. Davide Fontana ha solo sfiorato l’ergastolo, incassando una sentenza di condanna a 30 anni che ha destato non poca indignazione tra familiari e opinione pubblica. Per i giudici non avrebbe agito con crudeltà né premeditazione, esclusa anche l’aggravante dei motivi futili o abietti.



Davide Fontana aggredito in cella, il killer di Carol Maltesi trasferito

Davide Fontana sarebbe stato trasferito dal penitenziario di Busto Arsizio a quello di Pavia dopo l’aggressione che avrebbe subito nei giorni scorsi. Un altro detenuto lo avrebbe ferito con una penna, sorprendendolo nel sonno e colpendolo alla testa, ma secondo il suo avvocato, Stefano Paloschi, il cambio di destinazione non sarebbe legato al recente episodio. Lo avrebbe precisato lo stesso legale all’Agi, aggiungendo che il suo assistito, Davide Fontana, “è da sempre preso di mira in carcere per il tipo di reato per il quale è stato condannato. Sono le logiche del carcere, mentre è bene sottolineare che con l’aggressione non c’entrano nulla le motivazioni della sentenza di condanna pronunciata dalla Corte d’Assise di Busto Arsizio e oggetto di polemiche su alcuni media“.



Lo spostamento del killer di Carol Maltesi avrebbe una genesi diversa da quella che lo collegherebbe alla violenza subita in cella: “Sapevamo che, terminato il dibattimento, sarebbe avvenuto. A Busto Arsizio, Fontana ha ricevuto diverse minacce e quando si muoveva lui, anche solo per andare in bagno, si evitava che venisse a contatto con gli altri reclusi per evitare problemi“. Problemi che invece si sarebbero presentati eccome, al punto da spingere al suo trasferimento.