Carola Rackete ha spiegato a “Che tempo che fa” come è cambiato il lavoro delle Ong in questi ultimi anni. «Come cittadina europea, sono sempre cresciuta con fiducia nei governi. Avevamo avuto anche esperienze positive nel 2016 in collaborazione con Guardia costiera ed esercito. Ma ora la situazione è cambiata molto. Ora non ricevi più risposte o ne ricevi negative. C’è chi si rifiuta di attenersi al diritto internazionale». Il riferimento è anche alla Guardia costiera libica, accusata dal capitano di Sea Watch di «violare la convenzione di Ginevra». E quindi ha proseguito: «Ricevere queste istruzioni è scioccante. Non abbiamo numeri sulla nave, ma singole persone con storie che sono davvero sempre tragiche. E questo mi fa vedere la disuguaglianza che esiste in questo mondo». Quindi l’invito a restare umani: «Io sono fortunata perché ho un passaporto tedesco e posso andare ovunque, loro invece no e questo è poco umano. Tutto questo mi fa male in quanto cittadina europea. Mi chiedo dove sia finita la nostra umanità?». (agg. di Silvana Palazzo)



Carola Rackete “Migranti? Prima tanta attenzione, ora silenzio”

Carola Rackete è tornata in Italia: oggi è intervenuta a “Che tempo che fa” per spiegare la sua scelta. «Sono molto contenta di essere tornata in Italia. Ho seguito quello che è successo. C’è stata grande attenzione dei media, ma quando me ne sono andata non ne hanno più parlato. Eppure l’emergenza nel Mediterraneo c’è ancora». Dunque la scelta di Carola Rackete di tornare in Italia è legata alla necessità di riaccendere i riflettori su un problema che è lontano dalla risoluzione. «C’è ancora gente che parte dalla Libia. Sono persone disperate che vogliono essere salvate. E la nostra nave è ancora bloccata qui, anche se è stata rilasciata secondo il tribunale. Ci sono persone che ogni giorno cercano di scappare dalla Libia, ma quando arrivano qui la vita non è facile. L’attenzione dei media sembra essere scomparsa». Carola Rackete ha colto l’occasione per ringraziare gli italiani. «Ringrazio per la solidarietà che la società civile italiana ha espresso. So quante persone sono coinvolte in tanti progetti per dare una prospettiva a queste persone che hanno bisogno di aiuto. E questo vorrei sottolineare tornando qui». (agg. di Silvana Palazzo)



Carola Rackete oggi a Che tempo che fa

Carola Rackete a Che Tempo Che Fa, notizia ufficiale da qualche giorno con l’annuncio di Fabio Fazio su Twitter. “Abbiamo il piacere e l’onore di annunciare la presenza di Carola Rackete a Che Tempo Che Fa domenica alle 21 su Rai2”, ha scritto su Twitter il conduttore della storica trasmissione della tv pubblica. Questa sera, Domenica 24 Novembre, infatti, Carola Rackete sarà finalmente ospite in televisione per rispondere alle domande di Fazio. Insieme a lei, negli studi di Raidue, ci saranno Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch Italia, e Muhamad Diaoune, giovane senegalese e giocatore della Sant’Ambroeus F.C. di Milano, una piccola squadra di richiedenti asilo e rifugiati. Il capitano della Sea-Watch 3 tenterà di fare chiarezza sulle note polemiche che l’hanno coinvolta e che hanno diviso l’opinione pubblica nei mesi scorsi. Vicina ai temi legati all’ambiente, lo scorso 4 novembre Carola ha pubblicato un libro dal titolo ‘Il mondo che vogliamo. Appello all’ultima generazione’, uno scritto ambientalista di cui avrà modo di parlare con Fazio.



Carola Rackete, “Il Mondo che Vogliamo. Appello all’ultima generazione”

“Il Mondo che Vogliamo. Appello all’ultima generazione” è il nuovo libro scritto da Carola Rackete insieme a Anne Weiss. Ne parlerà questa sera a Che Tempo Che Fa insieme a Fabio Fazio e i suoi ospiti. Come è emerso nel corso di queste ultime settimane, i proventi del libro saranno devoluti all’Associazione Borderline Europe, che lotta ogni giorno per i diritti dei profughi. L’ospitata di Carola Rackete da Fazio si preannuncia ovviamente molto discussa: la “capitana coraggiosa” è stata uno dei personaggi che ha diviso maggiormente l’opinione pubblica. Le sue decisioni riguardanti i migranti della Sea Watch hanno messo ulteriormente sotto i riflettori i temi dell’accoglienza, con tanto di scintille tra vari esponenti politici. Per molti Carola Rackete è semplicemente “un’anti italiana”, per altri “un capitano coraggioso e carismatico”. Le sue strategie da timoniera della Sea Watch, di certo, hanno fatto e fanno tuttora discutere: dal rischio collisione con la Guardia Finanza lo scorso giungo ai divieti del Viminale infranti. Carola, infatti, aveva deciso di attraccare Lampedusa per permettere lo sbarco di migranti tratti in salvo dodici giorni prima.

Carola Rackete, dal salvataggio all’arresto

Dopo lo sbarco a Lampedusa Carola Rackete è stata arrestata con accuse molto pesanti, prima di essere liberata nei giorni successivi. Dopo la scarcerazione Carola ha deciso di denunciare Matteo Salvini per diffamazione. Il capitano della Sea Watch ha anche chiesto il sequestro degli account social del leader della Lega, che a detta dei legali della Rackete avrebbe alimentato odio nei suoi confronti, non rimuovendo commenti di cattivo gusto ai suoi post. Si parlerà certamente anche di questo aspetto a Che Tempo Che Fa. Davanti alle telecamere di Raidue racconterà il capitano della Sea Watch racconterà la sua versione dei fatti, accompagnata da Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch Italia, e Muhamad Diaoune, giovane senegalese e calciatore della Sant’Ambroeus F.C. di Milano.