Carola Rackete si scaglia contro l’Unione europea, accusandola tra le altre cose di «razzismo strutturale». Un anno dopo la forzatura del blocco a Lampedusa con l’imbarcazione della Guardia di Finanza schiacciata contro la banchina, la capitana di Sea Watch 3 torna ad attacca l’Europea e l’Italia. All’agenzia di stampa tedesca Dpa ha spiegato che i migranti continuano a morire nel Mar Mediterraneo «perché l’Unione europea vuole che affoghino». In questo modo «spaventa chi intende intraprendere gli attraversamenti». Inoltre, ci sarebbero dei paesi europei che stanno sfruttando la crisi causata dall’emergenza coronavirus per «mettere da parte i diritti umani e per smettere di rispettare la legge del mare». Carola Rackete cita Malta, «in primo luogo», ma anche la Germania: «Stanno usando la pandemia come scusa». Nel mirino della capitana di Sea Watch 3 c’è anche l’Italia: «Devo sottolineare ancora una volta che, nonostante sia al potere la nuova coalizione del governo italiano, nulla di fondamentale è cambiato all’interno della Ue e alle frontiere esterne».



CAROLA RACKETE E LE ACCUSE A UE E ITALIA

Per Carola Rackete la situazione è anzi cambiata in maniera ancor più negativa col nuovo governo. «Se c’è stato un cambiamento, le cose sono peggiorate durante l’ultimo anno», ha dichiarato ai microfoni di Dpa. La capitana di Sea Watch 3 tira in ballo anche Spagna e Paesi Bassi, oltre a Malta, Italia e Germania. Ritiene che stiano continuando ad ostacolare il salvataggio dei migranti e il monitoraggio delle missioni. Nelle sue parole c’è spazio anche per un attacco alla magistratura per quanto accaduto a Lampedusa un anno fa. «Nonostante la Corte Suprema italiana (di Cassazione, ndr) abbia convalidato la mia decisione di entrare nel porto la criminalizzazione del salvataggio in mare continua. Nel mio caso e nelle indagini su altri che agiscono in solidarietà con le persone in movimento». A proposito invece di quello che definisce «razzismo strutturale» dell’Europa ha affermato: «È un problema tanto nell’Ue quanto negli Stati Uniti. Se Black Lives Matter negli Stati Uniti richiede di tagliare i fondi ai dipartimenti di polizia, di conseguenza dobbiamo chiedere la stessa cosa in Europa con Defund Frontex». E quindi suona la carica: «Dobbiamo abbattere la fortezza Europa, creata per far morire i poveri».

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