Carolina Crescentini, ospite a Belve

Carolina Crescentini, l’attrice protagonista di Mare Fuori, si racconta a cuore aperto nel programma Belve da Francesca Fagnani. E’ un momento davvero magico per l’attrice divisa tra il successo della serie “Boris” e di “Mare Fuori”, serie da record. Intervistata da napolitoday.it ha raccontato: “ci sono tante aderenze tra Paola e Carolina. Come ho detto in conferenza stampa, stiamo crescendo insieme tutti quanti a prescindere dai nostri ruoli, quindi, spesso e volentieri, ci siamo trovati a confrontarci, a confidarci. Spesso hanno bussato al mio camper per parlare. E’ stato davvero molto emozionante vederli tutti insieme in conferenza stampa, se penso a quella fatta due anni fa dove eravamo pochi, vedere che oggi c’è un cast di 30 persone scalda il cuore perché vuol dire che stiamo realizzando un’opera collettiva. E’ veramente bello!”



Non solo, la Crescentini ha sottolineato come ci sia una strana magia all’interno del gruppo di attore: “c’è stata una bella energia. Quando abbiamo cominciato a girare, molti ragazzi non erano attori. Tutti loro sono bravissimi. C’è stato uno scambio bello, mi è arrivato amore in purezza. È stato molto emozionante tutto il percorso”.

Carolina Crescentini: l’importanza di Mare Fuori

Carolina Crescentini sulla scia del successo di Mare Fuori ha sottolineato quanto sia importante il recupero dei minori: “dal mio punto di vista, il minorile è un luogo di trasformazione. un luogo dove imparare delle cose dove poter crescere diversi e dimenticare gli errori fatti o, quanto meno, trasformarli in qualcosa da non ripetere. Oddio, ciò può avvenire anche nei penitenziari per adulti”. Per spronarli al meglio restano fondamentali la formazione e la cultura che sono la base per ripartire.

“Ho conosciuto delle persone che sono stati ex detenuti nel minorile e molti ringraziano quell’esperienza perché in carcere hanno potuto prendere la terza media perché hanno potuto studiare hanno potuto imparare anche un mestiere” – ha raccontato l’attrice che ha poi condiviso un esempio – “durante una trasmissione nella quale ero ospite assieme a un pizzaiolo che faceva dei corsi nel carcere minorile di Nisida: venne fatto un collegamento con un ex detenuto che aveva aperto due pizzerie a New York e aveva imparato il mestiere grazie a lui. Il tempo che si trascorrere lì dentro, non deve essere visto soltanto come scontare una pena, deve diventare un tempo utile per imparare qualcosa”.