Carolina Stramare e Barbara Prezja: le Mediterranee spiccano il volo a Pechino Express
Ancora protagoniste, ad ogni costo. Carolina Stramare e Barbara Prezja, ovvero le Mediterranee di Pechino Express, approcciano alla terza tappa con l’entusiasmo di chi si è aggiudicato il primo posto nella seconda puntata. Determinate, grintose e soprattutto disposte a tutto per battere gli avversari. Questa coppia è una delle serie candidate alla vittoria finale e ad oggi non è un’ipotesi così strampalata. Basti pensare che la settimana scorsa, per raggiungere l’obiettivo, Carolina Stramare ha persino finito di stare male, raccogliendo i frutti di un’interpretazione da cinema.
Un inganno antipatico in realtà, ma estremamente efficace. Con questi giochetti, infatti, le Mediterranee hanno spiccato il volo nell’adventure show di Sky, mettendo al palo altri concorrenti ben più accreditati. La gara ovviamente è ancora all’inizio, ma è curioso come Carolina e Barbara stiano stravolgendo i pronostici iniziali. Durante la gara, oltretutto, appaiono spesso in difficoltà, ma alla fine riescono sempre a spuntarla. Talento o semplice fortuna?
Le Mediterranee Carolina Stramare e Barbara Prezja a caccia di conferme: la fortuna le assiste? Nella seconda tappa…
Le Mediterranee Carolina Stramare e Barbara Prezia con un pizzico di fortuna e tanta improvvisazione sono riuscite a progredire verso il traguardo di Pechino Express, lasciando tutti a bocca aperta nella seconda tappa. In un percorso in cui entrambe si sono regalate a vicenda momenti divertenti e anche qualche gaffe. Memorabile – si fa per dire – il momento della “prova”, dove la Miss Italia 2019 si ritrova completamente cosparsa dallo sterco.
Un episodio che evidentemente ha messo la coppia in buona luce con la dea della fortuna, che forse le ha aiutate più del dovuto per arrivare vittoriose al traguardo. E così, fresche di vittorie, completano l’opera iniziata la settimana prima: eliminano gli Ipocondriaci, ovvero padre e figlia Vergassola, questa volta fuori dai giochi definitivamente.