Su Raiuno il film Carosello Carosone dedicato al celebre artista Renato Carosone. La pellicola del regista Lucio Pellegrini si pone un obiettivo ambizioso: raccontare il personaggio anche nelle sfaccettature meno conosciuto. “Per noi era necessario raccontare un aspetto poco conosciuto di Renato Carosone. Oltre alla sua carriera e alle stupende canzoni che tutti conoscono, ovviamente c’era una parte della vita privata di quest’uomo sconosciuta al grande pubblico, ovvero Pino Carosone, non è il figlio naturale di Renato, ma lo ha riconosciuto come figlio suo solo dopo aver conosciuto Lita Levidi, la donna che sposerà e che resterà accanto a lui fino alla fine dei suoi giorni”, le parole di Lucio Pellegrini. Il film è ambientato a Napoli: si parte dal 1937, quando Renato Carosone si diploma al conservatorio… (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Carosello Carosone, anticipazioni del film tv sulla storia di Renato Carosone
“Carosello, Carosone”, il film tv in onda questa sera su Raiuno e dedicato al ricordo di Renato Carosone, non è solo la storia dell’uomo e dell’artista, ma anche degli anni difficili in cui, giovanissimo, tentò di realizzare il suo sogno musicale. Il regista Lucio Pellegrini, nel raccontare la storia di Carosone, ha così immediatamente colto delle assonanze tra gli anni in cui è cresciuto Carosone e quelli attuali. “Dal primo giorno di riprese, ho sentito una perfetta assonanza tra il periodo drammatico che stiamo vivendo, questi lunghi mesi di pandemia, e gli anni dolorosi della storia che stavo raccontando. Mi sembrava una bellissima sfida proporre oggi un’idea di rinascita basata sull’arte, il talento e il valore delle proprie radici”, ha raccontato il regista nelle note di regia pubblicate nello speciale della Rai (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Il ricordo di Renato Carosone
Giovedì 18 marzo, in prima serata, Raiuno trasmette “Carosello Carosone”, film tv diretto da Lucio Pellegrini che racconta l’ascesa di un dei più grandi musicisti italiani, famosi in tutto il mondo, Renato Carosone. A vestire i panni dell’indimenticabile artista che, con la sua musica ha fatto cantare e ballare milioni di persone in tutto il mondo e che ancora oggi rappresenta l’eccellenza dell’arte italiana è il giovane Eduardo Scarpetta che il pubblico di Raiuno ha conosciuto con la fiction “L’amica geniale”. Al suo fianco ci sono Vincenzo Nemolato che interpreta il ruolo di Gegè Di Giacomo, il batterista-fantasista sempre al fianco di Carosone, e Ludovica Martino giovane attrice che interpeta Lita Levidi, la ballerina che Carosone conobbe ad Asmara e che diventò suo moglie.
Ad impreziosire il racconto della vita artistica e privata di Renato Carosone che conquistò anche il pubblico americano sono le musiche di Stefano Bollani. La musica, la leggerezza e l’ironia di Renato Carosone hanno accompagnato decenni di storia italiana. Un artista che, nonostante un incredibile successo, ad un certo punto della sua vita, sentì l’esigenza di abbandonare le scene per dedicarsi alla propria famiglia.
La storia di Carosello Carosone
Il racconto di “Carosello Carosone” parte dal 1958, anno in cui Renato Carosone sta per tenere un concerto memorabile a New York dopo un trionfale tour in tutta l’America. L’evento sarà l’occasione per ripercorrere a ritroso la storia di Renato Carosone che, dopo essersi diplomato in pianoforte al Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, con l’aiuto e i sacrifici economici del padre Antonio, Renato parte per l’Africa Orientale Italiana ingaggiato come pianista dalla compagnia di arte varia diretta da Aldo Russo. I loro concerti, tuttavia, non ottenengono successo. Nonostante lo scioglimento della compagnia, Carosone decide di restare comunque in Africa arrivando ad Asmara dove conosce la ballerina Lita di cui s’innamora perdutamente. Un amore ricambiato che porta i due a sposarsi e a formare una famiglia con Pino, il figlio che Lita aveva avuto da una precedente relazione e che Carosone accoglie come fosse suo. Tornato in Italia, forma il Trio Carosone ottenendo subito un clamoroso successo. Dalla collaborazione con il paroliere Nisa nascono alcuni dei brani più famosi del repertorio di Carosone come Tu vuò fà l’americano, Torero, Piglia-te ’na pastiglia, Caravan Petrol, O’ sarracino. Al culmine del successo, però, Carosone decide di abbandonare le scene per dedicarsi totalmente alla famiglia.