Renato Carosone, com’è morto?

Quando il 20 maggio del 2001 Renato Carosone morì e Maurizio Costanzo lo annunciò in diretta televisiva, a Buona Domenica, l’Italia quasi si fermò tutta per qualche istante. La morte del celebre cantante, vero rivoluzionario della musica italiana, fu un brutto colpo per i suoi tantissimi fan. Renato Carosone morì nel sonno, nella sua casa di Roma, in via Flaminia Vecchia e due giorni dopo, nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, venivano celebrati i funerali al cospetto di tantissimi sostenitori costernati. Più di 5000 le persone presenti all’ultimo saluto al cantante, tra i quali anche amici come Renzo Arbore, Luciano De Crescenzo, Mogol e Fiorello.



Ma com’è morto Renato Carosone? Da tempo il cantante faceva fronte a gravi problemi respiratori che lo hanno poi portato alla morte. Qualche anno prima però Carosone dovette fare i conti con un aneurisma cerebrale che però superò. Poco tempo dopo, infatti, tornò a calcare i palcoscenici con la sua musica.

I grandi amori di Renato Carosone

Accanto a lui per tutta la vita c’è stata Italia Levidi, detta Lita. La donna è stata il grande amore di Carosone: durante il suo soggiorno africano, Renato infatti la conobbe e se ne innamorò. I due si sposarono il 2 gennaio 1938 a Massaua, in Eritrea. Il 28 maggio 1939 nacque il loro unico figlio, Giuseppe, detto Pino, che non seguirà però le orme del padre ma diverrà da adulto un ingegnere elettronico. Dopo i funerali, Carosone fu cremato e sepolto nel cimitero di Trevignano Romano.



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