La richiesta è semplice e immediata, così da attirare l’attenzione del pubblico più giovane: condividere un video di una ricetta o di un piatto, realizzati utilizzando i prodotti prossimi alla scadenza selezionati all’interno dei punti di vendita Carrefour Italia. Obiettivo dichiarato: dare prova di come, con un po’ di accortezza nel momento della spesa e un pizzico di inventiva in cucina, si possano realizzare piatti deliziosi, senza sprechi alimentari. Questo è il punto di partenza di #CarrefourZeroSprechi, la challenge lanciata da Carrefour Italia su TikTok per favorire una cultura dell’anti-spreco e responsabilizzare le giovani generazioni a scegliere, anche quando fanno la spesa, pratiche virtuose e sostenibili in fatto di consumo, conservazione e recupero del cibo. 



Per ogni video pubblicato, Carrefour si impegnerà a donare 1 kg di prodotti a Banco Alimentare che li distribuirà alle strutture caritative convenzionate e che aiutano persone e famiglie in difficoltà sul territorio.

L’iniziativa, firmata dalla digital native agency Caffeina, segna il debutto della catena distributiva su TikTok. Una scelta tutt’altro che casuale, dal momento che la piattaforma intercetta un pubblico molto affine a quello cui si rivolge il progetto: secondo le rilevazioni del Global Web Index, infatti, il 58% degli utenti iscritti ha meno di 24 anni e tra il suo pubblico si registra una sempre crescente fetta di Millennials. E a questo si aggiunga che il 54% di chi crea filmati per il social network si professa “foody”, amante cioè del buon cibo e più incline a fare scelte eco-friendly. 



“Il nostro – afferma Gilles Ballot, Direttore merci, marketing ed e-commerce di Carrefour Italia – è un impegno continuativo per favorire una vera e propria transizione alimentare verso modelli di produzione, distribuzione e consumo più sostenibili. Vogliamo coinvolgere tutti i nostri collaboratori e i nostri clienti per agire insieme a favore di una riduzione degli sprechi. E lo facciamo attraverso un nuovo linguaggio, consapevoli delle potenzialità dei nuovi canali digitali e dell’importanza di partire dalle generazioni più giovani per sensibilizzare, divertendosi!”.



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