Il docente di religione Domenico Tallarico, ha presentato un documento in cui si dice contrario alla carriera alias, ovvero, la possibilità per un alunno di registrarsi a scuola con nome e sesso che corrispondono all’identità di genere percepita anche se diversi da quelli all’anagrafe. Il prof elenca quali siano a suo modo di vedere le criticità di tale vicenda. “Alcuni insegnanti, medici, dirigenti e avvocati” – spiega il prof di religione come si legge su Il Resto del Carlino “provocati dalla realtà quotidiana che sfida chi opera nel campo dell’educazione”, hanno esaminato gli aspetti di un fenomeno che non si può ignorare.
Secondo i dati di Agedo sarebbero ben 324 le scuole che accolgono la carriera alias. “Si tratta di una modifica la cui efficacia resta circoscritta alla scuola in cui è stata deliberata” spiega il professor Tallarico. “Con il regolamento che introduce la carriera alias – si legge ancora nel documento – verrebbe meno la corrispondenza tra documento ufficiale e dato di realtà, in quanto sul registro comparirebbe un nome (con voti e comunicazioni) che sarebbe diverso dal dato presente nei documenti d’identità. La discrepanza potrebbe far emergere altre criticità”.
CARRIERA ALIAS, TALLARICO: “UN QUALSIASI PROF…”
Tallarico precisa come un qualsiasi docente, per vari motivi “in qualità di pubblico ufficiale potrebbe decidere di non ottemperare alle delibere oppure, in caso di disaccordo, alcuni docenti potrebbero comminare sanzioni disciplinari all’alunno o ricorrere alla giustizia nei confronti del dirigente e della scuola. Si aprirebbero pertanto una serie di controversie che rischierebbero di mettere in difficoltà il docente, il ragazzo e la famiglia”. I
ll documento si sofferma anche sugli aspetti medico-psicologici spiegando che “E’ di grande rilevanza la letteratura che aiuta ad inquadrare la situazione reale degli adolescenti con disforia di genere. Poiché stanno aumentando in modo significativo le posizioni critiche nei confronti degli interventi chirurgici e delle terapie ormonali in età adolescenziale, è importante considerare attentamente le implicazioni delle scelte irreversibili. Si è passati dal considerare il disturbo dell’identità di genere come una malattia psichiatrica, al concetto più recente di disforia di genere e infine alla de-patologizzazione della disforia di genere, collocandola nella sezione ‘Condizioni relative alla salute sessuale’ e introducendo il concetto di ‘incongruenza di genere’”.
CARRIERA ALIAS, TALLARICO: “INFLUISCE NEGATIVAMENTE”
Il prof Tallarico ci tiene a precisare che l’adolescenza è per definizione un’età in cui avvengono importanti cambiamenti fisici e psicologici, un momento di transizione molto delicato che segna il passaggio dal fanciullo all’adulto, portando con se trasformazioni e sperimentazioni.
“Da un punto di vista educativo – conclude il prof – l’introduzione della carriera alias potrebbe mettere in discussione la certezza educativa fornita dalla scuola, rendendo problematica la trasmissione di dati di realtà oggettivi. Ciò potrebbe influire negativamente sul rapporto educativo tra docenti e studenti, introducendo un elemento di soggettività che potrebbe aumentare scontri tra docenti e studenti”.