La carta acquisti alimentari di 382 euro arriverà a luglio per 1,3 milioni di famiglie. Sfortunatamente, saranno molti gli esclusi a causa del meccanismo attraverso il quale la card viene emessa. Delle tessere, infatti, il 50% sarà ripartito in proporzione alla popolazione, mentre l’altra metà verrà distribuita in base alla differenza tra il valore del reddito pro capite medio di ciascun comune ed il valore del reddito pro capite medio nazionale. Dunque questo vuol dire che con il meccanismo utilizzato si andranno a coprire soprattutto le fette di popolazione che vivono nelle grandi metropoli, mentre ad altre città verranno inviate poche tessere, solo alcune centinaia. Così, ad esempio, sarà possibile che un residente a Milano con un Isee superiore ad una persona di un piccolo Comune, riceva la card e l’altro no.
Come spiega ‘IoDonna’, le liste sono state preparate dall’Inps e già trasmesse ai sindaci che le stanno inviando alle famiglie individuate: infatti, a differenza dei vari bonus, non era necessaria la domanda. La Carta con 382,5 euro verrà ricevuta dunque dai diretti interessati senza dover fare alcuna domanda. I comuni infatti gestiscono il sostegno rivolto alle famiglie con ISEE inferiore ai 15 mila euro attraverso una tessera Poste Pay nominativa sulla quale sarà caricato l’intero importo da spendere per gli acquisti di generi alimentari.
A chi è rivolta la carta acquisti
Per spendere la carta acquisti alimentari, il primo acquisto dovrà essere fatto entro il 15 settembre: ogni comune ha disposto una lista con i residenti che hanno ISEE inferiore ai 15 mila euro e dunque hanno bisogno di tale aiuto. La lista è stata poi vagliata dall’Inps che ha l’ultima parola sull’assegnazione di tale requisito economico. La Carta viene assegnata a cittadini appartenenti a nuclei familiari, residente in Italia, iscritti all’Anagrafe comunale e con un Isee ordinario in corso di validità minore di 15 mila euro.
Sono esclusi dalla carta acquisti persone che percepiscono il reddito di Cittadinanza, reddito di inclusione, qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà, NASPI o Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori, DIS-COLL, indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione guadagni-CISG, forme di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria. La carta va ritirata negli uffici postali: i cittadini dovranno mostrare la comunicazione ricevuta dal Comune con il codice della carta assegnata, che potrà essere segnata negli esercizi commerciali convenzionati.