A causa di una modifica di Legge molte famiglie potranno essere tagliate fuori dall’ottenimento della carta dedicata a te 2024. Questo supporto è molto importante per chi non ha un reddito alto, ma dei nuovi requisiti avrebbero portato a restringere il campo dei beneficiari.

L’errore o meglio la nuova normativa che taglierà diverse famiglie è già in Gazzetta Ufficiale, serie generale, numero 146 del 24 giugno scorso. Oltre al numero dei beneficiari (aumentati di 30.000) e l’importo ottenibile (fino a 500 euro) si parla dei nuovi requisiti per accedere alla misura.



Carta dedicata a te 2024: nuovi requisiti da soddisfare

La novità di questo 2024 metterà in difficoltà molte famiglie italiane che prima potevano cumulare due misure simili tra loro ma con lievi differenze: la carta dedicata a te e la carta acquisti. Ambe permettono di beneficiare di un contributo economico per fare la spesa, seppur con delle condizioni diverse.



La normativa – non più recuperabile neanche con degli escamotage – vieta alle famiglie di poter percepire entrambe le misure. Un’affermazione corretta volendo, visto che prevedono entrambe un supporto economico mirato ad acquistare i beni di prima necessità allo scopo di aumentare il potere d’acquisto.

Una “scorrettezza” però c’è: il provvedimento non è mai stato svelato dal Governo e né tanto meno è un arrivato alcun avviso. Infatti le famiglie che fino allo scorso anno percepivano 960€ (il cumulo tra le due) quest’anno dovranno accontentarsi di “soli” 500 euro.



Non fanno eccezione neppure le famiglie che nel 2023 hanno beneficiato di ambe le misure visto che il cambiamento è uguale per tutti ed è come se si riiniziasse da zero (tant’è che le vecchie carte possono essere gettate via).

I nuovi requisiti

Il Decreto firmato recentemente contiene i requisiti – seppur simili ai scorsi – relativamente alla carta dedicata a te del 2024. In breve non è possibile ottenere la social card se si percepiscono altre misure a sostegno del reddito:

  1. Supporto per la formazione e il lavoro e l’assegno di inclusione;
  2. Misure sociali al fine di dar sostegno alla povertà;
  3. Dis Coll o Naspi;
  4. Cassa integrazione guadagni CIG;
  5. Fondi di solidarietà a supporto del reddito;
  6. Qualunque forma di sostegno statale.