Fa il punto sulla campagna di vaccinazione in Italia Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, noto tink tank con sede in quel di Milano. Interpellato dai microfoni del programma L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus, si è soffermato in particolare sull’arrivo delle dosi di vaccino nel BelPaese per il terzo trimestre dell’anno, quello che è scattato lo scorso primo luglio e che si chiuderà al 30 settembre, periodo durante il quale i farmaci consegnati saranno molti di meno rispetto a quelli arrivati nelle scorse settimane: “Attualmente si stanno somministrando soprattutto seconde dosi mentre le prime sono solo 100mila al giorno – ha spiegato Cartabellotta – nel terzo trimestre avremo 45 milioni di dosi, un numero dimezzato rispetto al previsto”.
Il presidente della Fondazione Gimbe è intervenuto anche sul dibattito riguardante il Green Pass, il passaporto vaccinale, che ha di fatto spaccato in due l’opinione pubblica fra chi vorrebbero estenderlo alla francese, in favore quindi dei vaccinati, e chi invece si dice contrario a questo obbligo, in particolare la Lega e Fratelli d’Italia.
CARTABELLOTTA: “VARIANTE DELTA A BREVE PREDOMINANTE, MA OSPEDALIZZIONI RESTANO BASSE”
Secondo Cartabellotta il pass dovrebbe essere applicato ai grandi eventi sportivi e artistici: “La nostra posizione ufficiale – precisa il numero uno della Fondazione – è che va preso in considerazione per i grandi eventi: stadi, concerti, ecc”. Stando all’esperto è complicato applicarlo a gruppi più piccoli: “Diventa sempre più difficile il suo utilizzo per assembramenti più piccoli – sottolinea – perchè non abbiamo un’equità di accesso al vaccino”.
Cartabellotta prevede un aumento dei contagi, ed entro la fine di agosto la variante Delta dovrebbe essere predominante: “Non avremo però un grande impatto sugli ospedali perché abbiamo una rilevante quota di popolazione vaccinata. Ovvio però che l’impatto della malattia sugli ospedali sarà inversamente proporzionale alla quota di over 60 vaccinati, ce ne sono oltre 2 milioni non vaccinati. Ma attenzione anche gli over 50, perché nell’ultimo mese le ospedalizzazioni riguardano in maniera importante anche quella fascia d’età”