Restano ancora pochi giorni per la rottamazione delle cartelle esattoriali: le rate sospese sono da pagare entro martedì 2 novembre. I contribuenti che non sono in regola con l’Agenzia delle Entrate avranno tempo fino a tale data per regolarizzare i pagamenti delle rateizzazioni per quanto concerne il periodo di sospensione dei termini di versamento a causa dell’emergenza Covid. Il Decreto Fiscale emesso il 21 ottobre scorso, infatti, ha ulteriormente dilazionato le agevolazioni, il cui termine era inizialmente fissato al 30 settembre.



Il suddetto Decreto Fiscale, inoltre, ha previsto l’estensione da 10 a 18 del numero di rate che, in caso di mancato pagamento, determinano la decadenza della dilazione. Il numero in questione dipende dal fatto che durante l’emergenza sanitaria, cioè tra l’8 marzo 2020 e il 31 agosto 2021, i pagamenti sono stati sospesi: si tratta, appunto, di 18 mensilità. I contribuenti dovranno dunque prestare massima attenzione al calcolo delle rate che non sono state versate al fine di non superare il limite prestabilito dal Governo. Il beneficio, in tal caso, decadrebbe. A annunciarlo è stata l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.



Cartelle esattoriali, rate sospese da pagare entro 2 novembre: come farlo

Per effettuare il pagamento delle rate sospese delle cartelle esattoriali entro il 2 novembre, come da scadenza, è necessario utilizzare i moduli allegati al piano di rateizzazione. Nel caso i contribuenti non ne siano in possesso, sarà sufficiente collegarsi alla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ovvero al sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, ed entrare nell’area “Rateizzazione-Richiedi i moduli di pagamento”. Non è necessario essere in possesso di credenziali, ma ovviamente avrete accesso al vostri moduli anche accedendo all’area riservata.



I pagamenti possono avvenire tramite la propria banca, agli sportelli, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, tramite il circuito PagoPA nonché sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it. Per maggiori informazioni sarà sufficiente consultare la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.