Mamme sul piede di guerra per la chiusura delle cartolerie e dei reparti di cancelleria nei supermercati detata dall’emergenza Coronavirus. Si è scatenata anche la protesta sui social con tanto di petizione on-line per quello che effettivamente è un problema sentito: con le lezioni che proseguono anche a distanza, o anche “solo” per impegnare il tempo dei bambini chiusi in casa (aspetto certamente non trascurabile in tempo di quarantena), pennarelli & company sono indispensabili.



Per fare chiarezza su questo argomento, che ha catalizzato l’attenzione di molti in questi giorni, è dovuta intervenire l’associazione di categoria Federdistribuzione, che si occupa dei supermercati e della grande distribuzione. Ecco dunque la buona notizia, arrivata però dopo quasi dieci giorni per arrivare ad averne la certezza: pennarelli, fogli e matite sono prodotti essenziali, di prima necessità per bambini e studenti delle scuole di ogni ordine e grado confinati in casa per settimane.



Così, dopo una prima serrata delle corsie dedicate alla cancelleria, anche le catene di grande distribuzione hanno riaperto i reparti dedicati ai prodotti di cartoleria. Ora si può comprare tutto ciò che serve a far studiare o per intrattenere i figli anche più piccoli nelle lunghe giornate di isolamento.

CORONAVIRUS, STOP ALLE CARTOLERIE CHIUSE

I decreti che imponevano la chiusura delle attività non necessarie causa Coronavirus avevano inizialmente sottovalutato l’importanza dei prodotti di cancelleria, imponendo così la chiusura sia delle cartolerie sia dei reparti di cancelleria nella grande distribuzione, con il paradosso che chi andava a fare la spesa nei supermercati si trovava l’accesso interdetto ai reparti di cancelleria.



L’unica soluzione erano i tabaccai o i negozi di casalinghi-ferramenta, dove poter trovare comunque alcuni dei prodotti da cartoleria, ma la rivolta sui social era scattata comunque, con tanto di hashtag quali #bambinicoraggiosi e #ildirittoalgioco. Si sottolineava anche la differenza fra l’inchiostro per stampante, definito bene di prima necessità perché fondamentale per lo smartworking, e la cancelleria tradizionale per lo studio e lo svago dei ragazzi.

Per di più, nei giorni in cui montava l’ansia in tanti genitori, anche il ricorso al commercio on-line non dava garanzia: infatti Amazon aveva avvertito i clienti che sarebbe stata data priorità ai beni di prima necessità, tra i quali appunto la cancelleria non rientrava. Adesso però la situazione sembra destinata a tornare alla normalità almeno per questo aspetto, per la gioia di mamme e bambini.