LA CASA BIANCA E BLINKEN CORREGGONO BIDEN
«È un macellaio […] Per amor di Dio, Putin non può rimanere al potere»: sono queste parole dichiarate di getto ieri sera da Joe Biden in visita in Polonia ad aver scatenato un putiferio diplomatico nel pieno scontro di guerra tra Russia e Ucraina.
Proprio nei giorni in cui si iniziava a vedere un “briciolo” di spazio nei negoziati di pace per il “cambio” di strategia del Cremlino sull’invasione dell’Ucraina, ecco che la parte finale del discorso – pronunciata a braccio dal Presidente Usa – rischia di complicare nuovamente i piani. Dopo quelle parole infatti subito la Casa Bianca ha fatto sapere che Biden «parlava a braccio» e che non stava parlando affatto «di un cambio di regime in Russia». Il Cremlino, da par sua, aveva subito replicato «I nuovi insulti di Biden a Putin restringono ulteriormente la finestra di opportunità per ricucire i rapporti tra Russia e Stati Uniti. Chi governa in Russia», conclude il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, «non è qualcosa che decide Biden. È solo una scelta dei cittadini della Federazione Russa». Lo scontro diplomatico è stato tale che anche oggi da Israele il Segretario di Stato Antony Blinken ha di fatto “smentito” le parole di Biden provando a rileggerle così: «Penso che il presidente e la Casa Bianca ieri sera abbiano sottolineato semplicemente che Putin non può avere il potere di fare una guerra o impegnarsi in un’aggressione contro l’Ucraina o contro chiunque altro». Ma, conclude il diplomatico Usa, «Come ci avete sentito dire ripetutamente, non abbiamo una strategia per un cambio di regime a Mosca».
MACRON: “NON CHIAMEREI PUTIN‘ ‘UN MACELLAIO’”
Sempre da Gerusalemme, intervenendo nella conferenza stampa finale con il Premier Bennett, il Segretario di Stato Usa ha aggiunto «Gli Usa sostengono i tentativi del premier israeliano, Bennett, per riportare la pace in Ucraina. Israele si è schierato con l’Ucraina condannando l’invasione e impegnandosi sulle sanzioni». Ma l’eco delle parole di Biden, anche dopo la “correzione” delle Casa Bianca («Biden – ha chiarito un funzionario del suo staff – non stava parlando di un cambio di regime in Russia. Il punto del presidente era che a Putin non può essere concesso di esercitare potere sui vicini e sulla regione. Non stava parlando di Putin al potere in Russia, o di un cambio di regime») non si placa affatto: dalla Turchia il portavoce di Erdogan, Ibrahim Kalin, ha sottolineato come non si debba affatto «bruciare i ponti con la Russia se si vuole trovare un modo per far finire la guerra». Stesso schema anche per Macron, con la Francia impegnata nei canali diplomatici con il Cremlino e tutt’altro che concorde con la linea tenuta da Biden nelle ultime settimane (prima del “macellaio”, già il Presidente Usa aveva apostrofato Putin come un «terrorista assassino» e un «dittatore»): «non userei mai la definizione “macellaio” per Putin, non bisogna alimentare una escalation né di parole né di azioni” in merito alla guerra in Ucraina». Dall’Italia, ad un Di Maio che condivide le parole di Biden, replica un Renzi che su Twitter si limita a «bravo Emmanuel Macron», per fare capire come forse certe provocazioni del Presidente Dem fossero evitabili. Secondo fonti vicine a Biden presso il Washington Post, il Presidente sarebbe stato preso «dalla forza della sua retorica e ha cavalcato l’onda della sua orazione con una dichiarazione di poche parole che i suoi collaboratori non avrebbero voluto pronunciasse»; in maniera invece molto più critica, Richard Haass (responsabile per la pianificazione della politica del Dipartimento di Stato e coordinatore per l’Afghanistan e attualmente presidente del Council on Foreign Relations) ha spiegato alla Bbc come quelle parole di Biden «hanno reso una situazione difficile più difficile e una situazione pericolosa più pericolosa». Occorre ora, chiosa il diplomatico Usa, «rimediare al danno provocato, ma suggerisco ai collaboratori (del presidente) di mettersi in contatto con le controparti e chiarire che gli Usa sono pronti a relazionarsi con il governo russo in carica». Negli ultimi sondaggi in arrivo dagli States il Presidente Biden viene dato in netto calo dei consensi, con forti dubbi sulla gestione della guerra in Ucraina