Anche se i tassi d’interesse in costante aumento rischiano di rappresentare un ostacolo alla vendita immobiliare per la sempre minore sostenibilità del costo die mutui e della relativa concessione da parte degli istituti di credito ai richiedenti, in Italia si registra, anche a causa dell’inflazione un aumento tendenziale dei prezzi delle case: complessivamente nello stivale i prezzi salgono al +3,8%, ma solo al Nord l’aumento è del +7,8%. Il trend al rialzo è contenuto al Sud e sulle isole, ma le città che trainano i rialzi sono Torino, Roma e Milano (con un +7,5%).



Casa: l’Ipab registra una crescita annua media del 3,8%

Da quando è disponibile la serie storica dell’indice Ipab (2010), la crescita media annua del 3,8% nel 2022, che segue quella dei due anni precedenti, è la più ampia rispetto alle altre per quanto riguarda il mercato immobiliare: dimostrazione che l’acquisto di una casa è una preoccupazione importante per le famiglie italiane, nonostante il rialzo dei prezzi. A spiegarlo è stato l’Istat, dopo aver analizzato i prezzi delle abitazioni nuove: secondo i calcoli infatti le nuove costruzioni fanno registrare un +6,1% e quelli delle abitazioni esistenti crescono invece del 3,4%



La crescita dei prezzi ha subito una forte spinta a Nord dove invece si registra, per le abitazioni nuove, la variazione tendenziale più alta del paese (+7,8%), mentre frena nel Centro e nel Sud e Isole.

Casa: crescita sostenuta dall’acquisto di nuove abitazioni

Secondo le stime preliminari, solo nel quarto trimestre 2022 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, rimane invariato rispetto al trimestre precedente e aumenta del 2,8% nei confronti dello stesso periodo del 2021, mentre nel terzo trimestre 2022 aveva registrato un +2,9%. La crescita tendenziale dell’Ipab si deve sia ai prezzi delle abitazioni nuove (+4,6%, in accelerazione rispetto al +2,9% del trimestre precedente), sia a quelli delle esistenti che aumentano del 2,4%, decelerando lievemente rispetto al terzo trimestre 2022 (era +2,9%).



Questi andamenti si manifestano in un contesto di rallentamento dei volumi di compravendita (-2,1% la flessione registrata nel quarto trimestre 2022 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il +1,6% del trimestre precedente). Su base congiunturale la stabilità dell’Ipab è frutto di dinamiche opposte: da una parte i prezzi delle abitazioni nuove aumentano (+2,7%) mentre, dall’altra, quelli delle abitazioni esistenti diminuiscono (-0,6%).