Davide Casaleggio inseguito da “Le Iene” per il caso Philip Morris. A rivelarlo è proprio il numero uno di Rousseau che ha pubblicato un lungo post su Facebook a proposito delle polemiche scoppiate. “Ennesima diffamazione. Ennesima querela. Ennesima replica” è il titolo scelto per il post in cui si difende in 10 punti e annuncia anche querele. «Ieri ho ricevuto la visita delle Iene che si sono intrufolate nel cortile privato dell’ufficio», ha esordito Casaleggio, precisando che aveva dato già la sua disponibilità ad un’intervista quando sabato era stato contattato, chiedendo però di fissare un appuntamento con l’ufficio stampa. «Ma, lo sappiamo tutti, a loro piace essere “Iene” e così si sono appostate sotto l’ufficio e hanno fatto una corsetta dietro la macchina mentre parcheggiavo». Ma parla anche di «altro fango sulla carta stampata» e di un «circo mediatico avviato da un articolo sul Riformista». Oltre ad annunciare «l’ennesima querela per diffamazione» a fronte di «diffamazioni inaccettabili», entra nel merito della vicenda per fornire la sua versione.



CASALEGGIO “MAI FATTO RICHIESTE A M5S”

Davide Casaleggio ha elogiato il lavoro della società Casaleggio Associati, «leader nel settore dell’innovazione tecnologica e delle strategie di Rete», rivendicando anche il successo del MoVimento 5 Stelle, «per il quale ha curato la strategia iniziale ancor prima della sua costituzione avviando una partecipazione civica digitale che ha portato dal blog alla principale forza politica rappresentata in Parlamento». Ma il figlio di Gianroberto Casaleggio, che ha fondato M5s insieme a Beppe Grillo, ha precisato che «Casaleggio Associati non si occupa di politica» e che dal 2016 «gli sviluppi tecnologici a supporto del blog e del MoVimento 5 Stelle sono a cura e in gestione dell’Associazione Rousseau, un’associazione senza scopo di lucro con personale e sede distinta». Inoltre, ha precisato che la società non accetta finanziamenti o donazioni, «ma solo contratti a fronte di prestazione di servizi digitali e consulenza strategica nell’ambito del mondo dell’innovazione e della comunicazione digitale». Davide Casaleggio ha categoricamente smentito di aver avanzato delle richieste per i clienti ad eletti o governanti del M5s, «mantenendo sempre una distinzione netta tra le due realtà».



CASALEGGIO “DIFFAMAZIONE NON È UNICO OBIETTIVO”

Davide Casaleggio è passato poi al contrattacco, spiegando che l’unico conflitto evidente è quello del giornalista Aldo Torchiaro, «che è anche Media Relation Director di Spencer&Lewis (..) che annovera tra i propri clienti i due grandi concorrenti internazionali di Philip Morris». Il figlio del fondatore del MoVimento 5 Stelle precisa che le riduzioni delle tasse in questione «sono state fatte da Renzi prima e dalla Lega successivamente». A tal proposito, consiglia di «regolare eventuali conflitti di interesse ai 120 parlamentari che scrivono leggi possedendo aziende». Inoltre, ha smentito di aver partecipato a riunioni di governo sulla finanziaria. «L’unico contributo pubblico che ho dato quest’anno è la ricerca sul futuro dell’Italia post Covid realizzato con l’Associazione Gianroberto Casaleggio». Davide Casaleggio ha spiegato poi di aver querelato il giornalista e il giornale che ha fatto scoppiare il caso. Sperava che la vicenda si chiudesse con la sua prima replica, «ma evidentemente non è stato così, perché la diffamazione nei miei confronti e della nostra società, questa volta, evidentemente non è l’unico obiettivo».

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