Clima di altissima tensione tra Davide Casaleggio e il Movimento 5 Stelle. Come riporta Repubblica, il proprietario della piattaforme Rousseau ha chiesto 440 mila euro con esposti al garante della Privacy dopo lo “scavalcamento” avvenuto agli Stati generali. Secondo quanto ricostruito, Crimi ed i capigruppo hanno ricevuto una lettera in cui si chiede subito la somma di 441.600 euro, «primo conteggio per saldare il debito accumulato»…
Repubblica spiega che Davide Casaleggio ha lamentato problemi di sostenibilità economica per i mancati pagamenti di alcuni parlamentari, pretendo così un pagamento immediato degli arretrati. «La scelta di non voler inviare diffide ai ritardatari negli ultimi anni ha aggravato la situazione», il parere del figlio di Gianroberto, che ha ribadito: «D’ora in poi tutti i servizi richiesti dovranno essere pagati in anticipo secondo una tariffazione che verrà definita di volta in volta».
SCONTRO TRA CASALEGGIO E IL MOVIMENTO 5 STELLE
Il quotidiano capitolino rimarca che al momento non c’è alcun contratto tra il M5s e Rousseau, ricordando che l’impegno finanziario è previsto dal regolamento del Movimento. I pagamenti sono inquadrati come erogazioni liberali e l’unica sanzione prevista nei confronti dei ritardatari è l’espulsione. L’aria è rovente tra le parti e in casa grillina c’è la convinzione che ci siano i soci di Rousseau dietro gli esposti di alcuni militanti al Garante della Privacy dopo gli Stati generali. Da qui l’apertura dell’istruttoria nei confronti di Vito Crimi. Ricordiamo che il congresso online di casa M5s è avvenuto scavalcando Rousseau, mandando su tutte le furie i gestori di casa Casaleggio, a partire dalla fedelissima Enrica Sabatini.