Non bastavano le Sardine che danno del “tossico” e le polemiche sulle dimissioni di Zingaretti, ci ha pensato Rocco Casalino ad alzare ancora di più la tensione in casa Partito Democratico: «nel Pd ci sono persone straordinarie come Zingaretti e anche Franceschini che ho conosciuto. E poi ci sono alcuni cancri che riescono a distruggere il bello di quel partito. Bisognerebbe estirpare questi cancri. Forse ho usato un’espressione sbagliata, diciamo questi elementi negativi». Sono bastate queste poche parole dell’ex portavoce di Palazzo Chigi per Giuseppe Conte – intervistato a “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone – a scatenare la bufera tra i Dem coi quali già il rapporto non era idilliaco fin dagli ultimi tempi del Governo Conte-2.



Non sono bastate le mezze scuse di Casalino dopo la gaffe choc in diretta tv, l’alleanza intera all’interno del Centrosinistra – già in bilico con la nascita del Governo Draghi, l’arrivo di Conte alla guida del M5s e le dimissioni recenti del segretario Pd Zingaretti – ora è a rischio anche a livello pubblico e comunicativo: «La mia frase è stata oggettivamente infelice,  soprattutto per l’espressione usata. Ciò che volevo dire – ha concluso il membro M5s – è che all’interno del Pd, purtroppo, ci sono alcune persone che lavorano per distruggere ciò che tutti gli altri costruiscono con fatica e sacrificio, che per una mera lotta di potere minano il concetto più nobile del fare politica. Ad ogni modo mi scuso ancora per l’espressione usata».



IRA PD CONTRO ROCCO CASALINO

Silenzio da Zingaretti e Franceschini, parlando però tutti gli altri in un susseguirsi di dichiarazioni che vedono in Rocco Casalino un obiettivo scontato e diretto: «Secondo il portavoce del presunto punto di riferimento di tutti i progressisti, nel Pd ci sono “cancri da estirpare”. Direi che possiamo considerare questa garbata esternazione la chiusura di una stagione piuttosto infelice. E magari cominciare a ricostruire senza subalternità», twitta durissimo Matteo Orfini, simile anche l’invettiva del deputato Dem Filippo Sensi «Non ho mai commentato, per indole e garbo, il suo comportamento  professionale quando era al governo. Ma che vada in giro, e alla Rai a giocare sulla malattia, sulla pelle degli altri e sulla dignità di una comunità politica, la mia, anche no. Non  sarò io a fare interrogazioni, a chiedere dimissioni o prese di distanza, ma un minimo di rispetto sì».



Ancor più netto il senatore Andrea Marcucci «Casalino offende il Pd, ci insulta e dimostra disprezzo per il nostro dibattito interno.Vorrei capire se esprime sue opinioni personali o se parla a nome del M5s o a nome del professor Conte? Il cancro da lui evocato, misura la sua cultura politica»; è proprio Conte il vero vulnus della vicenda, una alleanza sulla quale si era speso Nicola Zingaretti e per il quale gran parte dei Dem si sono ribellati. Ora l’uscita di Casalino non fa che rafforzare la tesi per cui sarebbe impossibile di una reale e profonda alleanza di “campo” nel Centrosinistra: «Chiunque commenti le nostre vicende porti rispetto verso una comunità che ha problemi, difetti, ma anche la forza di mettersi in discussione democraticamente, cambiare e uscire da una crisi più forte di prima», attacca l’ex Ministro Giuseppe Provenzano, con riferimenti tanto a Casalino quanto anche alle polemiche con le Sardine di Mattia Santori. Chiosa finale con il deputato Emanuele Fiano che chiede l’intervento diretto della Presidente Dem Valentina Cuppi, «linguaggio usato dal 5 Stelle è inaccettabile, violento, insultante. Si intromette nella vita di un altro partito. Si è oltrepassato il limite. Questa non è politica, è il linguaggio dell’antipolitica e della distruzione dei rapporti politici. Cuppi Deve pretendere scuse formali da Casalino, e anche Giuseppe Conte dovrebbe parlare».