A Casamicciola, comune colpito dall’alluvione il 26 novembre 2022, soltanto il 40% degli interventi urgenti è stato ad oggi realizzato. Le strade e le case, un anno fa, erano ricoperte di fango. Innumerevoli i beni pubblici e privati danneggiati, con edifici e manufatti anche completamente distrutti. La comunità, intanto, piangeva le dodici vittime. In quel momento furono pianificate misure immediate per 64 milioni di euro, poi il Governo ne ha stanziato altri 25 milioni.
In totale, come riportato da Il Sole 24 Ore, il piano prevedeva 181 interventi. Di questi 61 sono stati conclusi, 65 sono ancora in fase di progettazione e 28 con cantieri aperti. A questi se ne sono aggiunti col tempo altri 21. Il resto non è stato mai avviato. Quelli più significativi in corso o terminati hanno riguardato le attività di rimozione dei fanghi, il ripristino delle infrastrutture, la pulizia degli alvei, il disagio dei massi pericolanti, la messa in sicurezza di costoni e il ripristino degli arredi urbani travolti dalla frana. Il numero degli edifici a rischio si è man mano ridotto. Lo sforzo tuttavia non è stato sufficiente per un ritorno completo alla normalità. Le persone che hanno ancora bisogno di assistenza perché non hanno una casa a disposizione sono 310, sebbene siano state ripristinate gran parte della viabilità interrotta e la rete dei servizi essenziali.
Casamicciola, a un anno dall’alluvione realizzato solo 40% degli interventi urgenti: il bilancio
Il commissario straordinario di Governo, Giovanni Legnini, a tal proposito, ha presentato nelle scorse ore a Casamicciola la “Relazione annuale sulle attività post frana”. In sintesi, ha svelato che sono state pianificate misure per 227 milioni di euro. “Un anno fa l’isola era semiparalizzata. Il comune era invaso dal fango, le situazioni di crisi idrogeologica erano molto diffuse anche negli altri 5. Oltre alla doverosa assistenza alla popolazione e alle imprese e alla rimozione di fango e detriti, abbiamo varato un programma ambizioso di riduzione del rischio e messa in sicurezza del territorio”, ha affermato.
Il lavoro da portare avanti però è tanto. “Per i prossimi mesi serve un adeguamento delle risorse per andare avanti in un’opera complessa. Servirà portare avanti gli interventi per la mitigazione del rischio e provvedere alla ricostruzione o ristrutturazione di edifici pubblici e di 1.400 edifici privati buona parte dei quali erano già stati danneggiati dal sisma del 2017”, ha concluso.