Le immagini del funerale show di Vittorio Casamonica a Roma hanno fatto il giro del mondo, ma solo nelle scorse ore è emerso un retroscena inedito. Come riferito da un supertestimone, il noto clan mafioso aveva in pugno i politici ed era certo che le esequie non sarebbero state ostacolate. Il perché? La minaccia di morti per strada. Un vero e proprio ricatto alla classe politica, riporta Tg Com 24, una dimostrazione di forza che ha fatto parecchio discutere cinque anni fa, considerando che parliamo del funerale del boss di uno dei gruppi criminali più potenti di Roma. All’epoca, ricorda il portale, politici di ogni schieramento hanno condannato quanto accaduto, non è di certo finita qui…
“I CASAMONICA AVEVANO IN PUGNO I POLITICI”
Secondo quanto denunciato pochi giorni dopo il funerale show di Vittorio Casamonica, si legge nell’ordinanza con cui il gip Zsuzsa Mendola ha disposto gli arresti nei confronti di 20 esponenti del clan, il gruppo criminale era certo che le esequie non sarebbero state intralciate. Queste le parole del supertestimone: «Abbiamo in mano tutti i politici, tutti gli schieramenti, e ci hanno assicurato che ci faranno celebrare la messa in serenità, dopo averli minacciati di far succedere una guerra e che ci saranno morti per strada». L’uomo, tra gli invitati alle esequie, aveva messo in evidenza che quel funerale era anche una dimostrazione di potere, «un evento organizzato per capire chi sostenesse le famiglia della Romanina, chi fosse disponibile ad alleanze, chi avesse giurato loro vendetta».