L’avvocato di Mario Franchini, il 28enne indagato per il tentato infanticidio della figlia della compagna a Casarile (Milano), ha parlato del suo assistitito sostenendo che “non è il mostro che descrivono i giornali“. L’uomo è in carcere con l’accusa di aver provocato lesioni gravissime alla bambina massacrata in casa mentre la madre non c’era, assente per motivi di lavoro. Il legale che assiste la donna ha parlato delle condizioni della piccola ai microfoni di Iceberg, trasmissione di Marco Oliva in onda su Telelombardia che si è nuovamente occupata della drammatica vicenda.



L’indagato avrebbe negato di aver colpito la neonata di 9 mesi con calci, pugni e schiaffi, sostenendo di aver avuto un inspiegabile “black out” e di averla “scossa” perché smettesse di piangere. A scoprire quanto sarebbe accaduto in quell’appartamento è stata la nonna materna della minore, allertata dalla mamma che si sarebbe preoccupata per l’assenza di risposte dal compagno. Una volta raggiunta l’abitazione della famiglia, la nonna della piccola l’avrebbe trovata sul letto in gravi condizioni e inizialmente le sarebbe stato riferito, dallo stesso patrigno, che stava male a causa di una caduta accidentale in casa. Una versione che, nel corso delle ore successive, si sarebbe sgretolata davanti alle evidenze mediche: la bambina massacrata a Casarile avrebbe riportato infatti lesioni tali da giungere all’ospedale di Bergamo in fin di vita, interessata da emorragia cerebrale, fratture su tutto il corpo ed evidenti segni di percosse.



Bambina massacrata a Casarile, l’avvocato del patrigno: “Non è il mostro che descrivono i giornali”

Maria Teresa Gobba, avvocato del 28enne Mario Franchini attualmente indagato per il tentato infanticidio della bambina massacrata a Casarile, figlia della sua compagna, ai microfoni di Iceberg ha dichiarato che il suo assistito sarebbe “pentito e molto più preoccupato per la bambina” che per se stesso. La sua posizione ora apparirebbe fortemente compromessa alla luce di quanto refertato nell’ospedale in cui la piccola, appena 9 mesi, sarebbe arrivata in fin di vita. Franchini, secondo il suo legale, non avrebbe parlato di “pugni, schiaffi o calci” né di”strattonamenti” e chiederebbe della minore per conoscere le sue condizioni dopo il ricovero.



I vicini di casa avrebbero riferito di una normalità che non avrebbe mai destato sospetti di violenze ai danni della minore: “Sembrava una famiglia tranquillissima – ha dichiarato un residente della zona a Iceberg. Non sentivo niente“. L’avvocato della mamma della bambina massacrata a Casarile, Debora Simona Giannetti, ha ricostruito davanti alle telecamere della stessa trasmissione le attuali condizioni della bambina: “Sicuramente possiamo dire che da ieri è fuori pericolo, ma in condizioni gravissime compreso il trauma cranico e l’emorragia cerebrale. A partire dal collo, scendendo, ci sono dei segni di compressione, chiaro segno di dita. La bambina è stata trovata con una copertina di lana addosso, una copertina molto pesante e già questo ha insospettito la signora (nonna della piccola, ndr). Non piangeva e si lamentava, non riusciva a tenere gli occhi aperti. Mi chiedo cosa sarebbe successo se non fosse arrivata la nonna“.