Dormire in un delizioso e confortevole albergo di paglia a due passi dal mare e soprattutto adagiato sulla sabbia, in una zona famosa per le sue bellissime località costiere e che peraltro è a poco più di un’ora di macchina dalla capitale Lisbona: questo luogo da sogno, adatto soprattutto per chi cerca una vacanza all’insegna del relax o anche per una romantica fuga di coppia si trova in quel del Portogallo e fa parte di un ambizioso progetto chiamato non a caso “Silent Living” e che è nato dalla riqualificazione di un ex villaggio di pescatori. Stiamo parlando di Casas na Areia (appunto “casa nella sabbia”) che sorge nella rinomata zona di Comporta e che negli ultimi tempi si sta proponendo come un paradiso del turismo eco-sostenibile e in cui ciascuna struttura di questo hotel è realizzata rispettando l’ambiente ma pure le tradizioni del luogo. Andiamo dunque a scoprire la storia delle Casas na Areia e come nasce questo progetto che ha trasformato una residenza privata in una accogliente guest house…
CASAS NA AREIA, UN PARADISO IN PORTOGALLO
Casas na Areia sorge infatti nell’area di Comporta (a sud di Lisbona), un angolo del territorio lusitano in cui e sue spiagge e le specialità di pesce sono da sempre un richiamo: la regione che accoglie questo piccolo angolo di paradiso è quella dell’Alentejo, una striscia di terra in cui a dominare è una natura incontaminata e rigogliosa. E in località Sítio da Carrasqueira si trova proprio questo complesso formato da quattro graziose casette che sono adagiate proprio su un pavimento di sabbia; due di queste sono realizzate interamente in paglia e sabbia mentre le altre due in cemento. Come accennato nei pressi c’era un tempo un villaggio di pescatori abbandonato che ha stimolato la fantasia dei progettisti che hanno deciso di recuperare le strutture esistenti, rispettandone la filosofia, e rendendo quelle che erano delle abitazioni private in un hotel. Le quattro casette sono disposte a semicerchio sulla spiaggia e la scelta di differenziare i materiali realizzativi tra i due tipi di abitazione è che quelle in paglia e legno sono dedicate all’area giorno e alla notte, mentre quelle in muratura bianca sono destinate agli ospiti. “La sabbia portata all’interno diventa l’elemento unificante col mondo esterno, dandoci l’illusione di vivere un’estensione dell’ambiente naturale” ha detto l’architetto portoghese Manuel Aires Mateus spiegando anche la sua volontà di coniugare questo minimalismo con la filosofia delle costruzioni tipiche di quei luoghi.
UN RESORT SULLA SABBIA RISPETTOSO DELLE TRADIZIONI LOCALI
Insomma, il design di Casas na Areia è partito rispettando gli edifici esistenti in legno o muratura e sfruttando anzi il loro “potenziale abitativo” di ex residenze di pescatori: le quattro ‘cabane’ sulla spiaggia di Comporta sembrano così inserirsi nel modo più naturale in questo scenario per quello che è un mini relais da favola che, nelle intenzioni di Aires Mateus e del fratello, rappresenta un’ottima soluzione per lasciare per qualche giorno dalla città e scoprire una delle zone più belle del Portogallo. E senza ovviamente rinunciare ai comfort che anche questo tipo di strutture alberghiere propone: infatti anche se il pavimento è di fatto interamente in sabbia, i progettisti hanno scelto di coniugare, seppur nascondendola, una avveniristica tecnologia che prevede un sistema di riscaldamento sotto il suolo. A disposizione degli ospiti poi ci sono tutta una serie di accessori e pure delle biciclette: perché, se al tramonto ci si può gustare un panorama spettacolare in spiaggia, durante il giorno l’hotel può rappresentare un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta della Riserva Naturale del fiume Sado in cui è immerso e dove è possibile incontrare anche i caratteristici fenicotteri rosa. Unico “difetto”? Purtroppo i prezzi dato che in alta stagione si parla di 700 euro per il pernottamento (massimo otto adulti ospitabili), mentre nella bassa il prezzo si dimezza.