Il numero di morti per Coronavirus nelle case di riposo del Regno Unito fa sempre più impressione e il leader dell’opposizione laburista Keir Starmer ha attaccato esplicitamente il premier conservatore Boris Johnson oggi in Parlamento proprio su questo tema che in Uk tiene banco più che altrove. Partiamo allora proprio dai numeri: nel solo mese di aprile infatti sono state stimante ben 26.000 morti nelle case di riposo britanniche quest’anno.
Questo è il dato dei decessi complessivi, non solo per Coronavirus, ma resta un numero enorme, se si considera ad esempio che l’anno scorso le persone decedute negli ospizi del Regno erano stati appena 8.000 nello stesso mese di aprile. Dunque abbiamo un numero di morti che è addirittura triplicato e un impressionante differenziale di 18.000 decessi in più, dei quali però appena 8.000 sono stati ufficialmente attribuiti al Coronavirus.
Keir Starmer dunque è partito decisamente all’attacco su quegli altri 10.000 anziani morti in ospizi e case di riposo Uk in un solo mese, sui quali non ci sono spiegazioni ufficiali e che sono la prova più evidente del fatto che qualcosa in Gran Bretagna non ha funzionato nella gestione di questa emergenza, con il Regno Unito che è infatti sempre più ai vertici nelle tristi classifiche dei morti.
CASE DI RIPOSO UK: NUMERI DA STRAGE, JOHNSON NEL MIRINO
Il leader dell’opposizione laburista nel faccia a faccia con Johnson nell’abituale Question Time del mercoledì alla Camera dei Comuni ha dunque chiesto spiegazioni su questo terrificante differenziale e ha rinfacciato al governo di non aver modificato fino all’11 marzo l’indicazione che escludeva rischi specifici maggiori nella case di riposo per Coronavirus, e di non aver garantito test e protezioni tempestive ad hoc.
Le polemiche su questo argomento sono comprensibilmente fortissime nel Regno Unito, a maggior ragione dopo che sono stati diffusi i dati di una sperimentazione del 2016 che già metteva in evidenza come il sistema sanitario e in particolare le case di riposo Uk non sarebbero state in grado di reggere a una pandemia, come puntualmente si è verificato quest’anno a causa del Coronavirus.
Il premier Boris Johnson ha ammesso l’impatto “spaventoso” dell’epidemia negli ospizi, con un numero di vittime “troppo alto”, osservando però che la tendenza è stata gradualmente invertita e che i numeri sono adesso in calo. Basterà questa tendenza a placare la polemica su quella che in ogni caso è stata una strage, con numeri peggiori rispetto agli altri Paesi europei compresa l’Italia.