L’impreparazione del Regno Unito di fronte a un’eventuale pandemia, in particolare per quanto riguarda le persone residenti in case di riposo, era stata ampiamente prevista da un rapporto governativo, rimasto finora classificato e reso noto proprio nel mezzo della pandemia di Coronavirus, che sta imponendo un prezzo di morti altissimo al Regno Unito, che ha da poco scavalcato l’Italia prendendosi il triste primo posto per mortalità da Coronavirus in Europa.



Le case di riposo sono l’anello debole, come purtroppo un po’ ovunque, ma in Gran Bretagna ancora più che altrove: adesso ecco questo rapporto governativo che indicava già dal 2017 le inefficienze operative britanniche e la carenza strutturale di presidi di protezione soprattutto nelle case di riposo e di cura.



A svelare il contenuto di questo rapporto esplosivo in tempi di Coronavirus è stato oggi il Guardian tramite il proprio sito Internet. Il celebre giornale inglese è infatti entrato in possesso di quel documento, datato 2017 e redatto al termine di una vasta simulazione fatta l’anno prima, dunque nel 2016 erano già note le lacune alle quali evidentemente non è stato posto rimedio e che con il Coronavirus hanno portato a un numero altissimo di morti nelle case di riposo del Regno Unito.

CASE DI RIPOSO UK: I PUNTI CRITICI DAL 2016

L’esercitazione del 2016 resa nota dal Guardian, definita con il nome in codice Exercise Cygnus, aveva impegnato per tre giorni le strutture e il personale della sanità inglese, messe di fronte ad una ipotetica grave epidemia influenzale. Un test che aveva evidenziato l’inadeguatezza della risposta dell’Nhs (il servizio sanitario del Regno Unito).



Nel report conclusivo, oltre alla denuncia di lacune varie, gli estensori presentavano una lista di 26 interventi organizzativi da realizzare con la massima urgenza, tra le quali la necessità di aumentare la capacità delle case di riposo e il numero di impiegati che vi lavorano. Un’altra raccomandazione riguarda la problematicità di dover accettare pazienti dagli ospedali durante una pandemia vista la presenza di ospiti anziani. Tutti temi che con il Coronavirus sono diventati di stringente attualità.

L’esercitazione Cygnus aveva avuto luogo per la precisione nel mese di ottobre del 2016 e incluse la partecipazione di più di 950 persone tra le quali funzionari del ministero della Salute ad addetti alla pianificazione delle emergenze. Il rapporto prodotto l’anno successivo è stato inviato a tutti i maggiori dipartimenti del governo, al Sistema sanitario nazionale e alle amministrazioni della Scozia, del Galles e dell’Irlanda del Nord.

CASE DI RIPOSO UK: LE ACCUSE AL GOVERNO

Tuttavia l’allora governo di Theresa May aveva poi secretato tutto ed è stato il Guardian a svelare questa indagine al grande pubblico, proprio nel mezzo della pandemia di Coronavirus che ha travolto le case di riposo del Regno Unito. Interpellato sulle conclusioni seguite a Exercise Cygnus, l’attuale ministro della Salute Matt Hancock ha dichiarato che “tutto ciò che è stato raccomandato è stato eseguito dal dicastero della Salute”.

Una rassicurazione che non convince però il Guardian, né alcuni dirigenti del servizio sanitario citati dal giornale progressista, che rimette nel mirino tutti i governi conservatori succedutisi dal 2016.

Martin Green, il direttore esecutivo di Care England (che rappresenta grandi, medie e piccole case di riposo nel Regno Unito) ha dichiarato che le preoccupazioni riguardanti l’abilità delle case di riposo di accettare pazienti dagli ospedali e la necessità di ampliare le capacità di quest’ultime non sono mai state affrontate dalle agenzie governative con membri del corpo rappresentativo. Green ha infatti riferito al Guardian che “se il governo avesse attuato tutte le raccomandazioni presenti nel rapporto, saremmo stati in una posizione nettamente migliore all’inizio della pandemia”.