Si parla delle famose Case Green negli studi di Stasera Italia, la riforma dettata dall’Ue secondo cui tutte le case, nei prossimi anni, dovranno ridurre il proprio impatto ambientale, subendo così delle importanti modifiche. “Come facciamo a mettere tutto in regola? E’ un non senso. – esclama l’architetto italiano di fama mondiale, Dante Benini – intanto il termine green è un termine abusato che trasforma qualcosa di serio in commerciale, per cui già questo non va. Il fatto che ormai la tecnologia permette di avere case green, io la prima casa green l’ho fatta nel 2000 con una tripla facciata, ventilazioni naturali ecc ecc, senza fare troppo rumore perchè si capiva che da lì in avanti si poteva fare. La tecnologia in 20 anni ha fatto passi straordinari per cui è evidente che costruire da oggi in avanti… una volta si costruiva con i mattoni come i fenici oggi si mettono dei pannelli di cartongesso come già facevano 30 anni prima in tutto il mondo ma immaginare di rendere green l’Italia…”.



“Vittorio Sgarbi fa lo sciopero della fame ma tutti no – ha proseguito Dante Benini sulle case green – è un quesito che all’Italia non si può porre. E’ tutto migliorabile per l’amore di Dio ma assolutamente pensare di rientrare nei codici che ci chiede nell’Unione Europea è un assurdo, impossibile, irrealizzabile, ma non è perchè lo dica io, lo dice chiunque”. Quindi l’architetto Dante Benini ha proseguito: “Tutta l’Italia vive sul sostantivo femminile che è la bellezza è una forma nostra dell’Italia e questo ci mette al primo posto nel mondo. L’Italia è il meglio del mondo perchè crea emozioni, le emozioni veicolano socialità e la socialità veicola benessere”



DANTE BENINI: “IL PONTE DI ALESSANDRIA L’OPERA A CUI SONO PIU’ LEGATO”

L’archistar Dante Benini ha quindi raccontato quale sia l’opera realizzata che lo rende più orgoglioso: “Il Ponte di Alessandria è una delle mie opere di cui sono più orgoglioso, sono orgoglioso perchè la gente è tornata sull’acqua, è un ponte pedonale doppio pedonale e carrabile e ogni giorno lo percorrono 2 o 3mila persone. Ci passano biciclette e auto, c’è una cascata che porta via l’O2 e il rumore del legno porta via quello delle auto”.

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