L’Unione Europea sulle case green è intenzionata ad andare fino in fondo, dopo l’approvazione del decreto arrivata qualche settimana fa, disponendo ora anche il censimento a livello europeo degli immobili che dovranno essere ristrutturati. Spetterà, ovviamente, ai 27 stati membri fornire tutti i dati richiesti, ed una volta aggiornato il censimento si procederà a redigere la direttiva europea che muove, ancora una volta, in direzione della green economy.
Il precedente censimento europea sugli immobili, per così dire, “datati” risale al 2018 e non presenta, a 5 anni di distanza dati attendibili sul numero effettivo di case che saranno colpite dal decreto green. Attualmente, tuttavia, è possibile conoscere in anticipo alcune stime, che potrebbero essere ancora stravolte. A quanto riporta il quotidiano Milano Finanza, a livello europeo, sarebbero circa due terzi gli immobili residenziali che dovranno adeguarsi alla nuova norma sulle case green. Costruiti, infatti, prima del 1980, necessitano di importanti (e costosi) interventi per adeguarsi alle future norme energetiche, che prevederanno un adeguamento complessivo entro il 2033 alla classe energetica D, sia per gli immobili residenziali, che per quelli lavorativi e pubblici.
Case green: in Italia sono almeno 12 milioni gli interventi necessari
Oltre ai dati europei, però, Milano Finanza, parlando delle case green, spiega anche che in Italia sarebbero almeno 12,8 milioni gli immobili che necessitano di ristrutturazioni. Si parla, in questo caso, dei edifici che rientrano nella classe energetica F, mentre per la classe G sarebbero altri 9,5 milioni. Secondo l’attuale tabella di marcia dell’UE entro il 2030 si dovrà provvedere agli adeguamenti alla classe E, mentre entro il 2033 alla classe D.
Rimane, però, il problematico nodo dei finanziamenti necessari per adeguare tutti gli immobili che saranno colpiti dal decreto delle case green. Secondo quando riporta ancora Milano Finanza, infatti, un tink tank indipendente sui cambiamenti climatici ha spiegato che l’Italia, grazie al Pnrr, ha destinato ai contributi per le ristrutturazioni private circa 8,6 miliardi di euro, ma ne serviranno, di contro, circa 400 miliardi per adeguare tutte le case alle norme green dell’Unione Europea. Vanno, però, anche inclusi i 210 milioni di euro che l’Italia ha destinato alla ristrutturazione di teatri, cinema e musei, mentre rimarrebbero esclusi gli edifici storici, a quali non sono ancora stati destinati fondi.