Caserta, a sei giorni dalla tragica alluvione che aveva provocato frane e allagamenti in tutta la zona colpendo in particolare la frazione di San Felice a Cancello, è stato recuperato il corpo di Agnese Milanese, la donna 74enne che era stata travolta dal fiume di fango mentre cercava di tornare a casa dopo la giornata di lavoro nei campi. Sono invece in corso ancora le ricerche dei Vigili del Fuoco per cercare di ritrovare la seconda vittima, il figlio della donna che era alla guida dell’apecar insieme alla madre quando è avvenuto l’incidente.



In base alla ricostruzione i due sarebbero stati colti di sorpresa e trascinati via durante la forte ondata di maltempo nel tentativo di rientrare nella loro abitazione. Per la localizzazione delle vittime sono state impiegati diversi mezzi tra cui droni, cani molecolari ed elicotteri, ma mentre il recupero di Agnese Milanese è avvenuto, seppur con molte difficoltà data la situazione post frana, grazie alle operazioni concentrate in una vasca di contenimento di un ex cava, non c’è ancora traccia del corpo del 41enne Giuseppe Guadagnino.



Frana Caserta, recuperato il corpo di Agnese Milanese, ricerche in corso per localizzare il figlio Giuseppe Guadagnino

Recuperato il corpo senza vita di Agnese Milanese, la 74enne travolta della frana a Caserta lo scorso 27 agosto. Si cerca ora l’altra vittima, Giuseppe Guadagnino di 41 anni, che era disperso da sei giorni dopo essere stato trascinato via dal fiume di fango e detriti insieme alla madre a San Felice a Cancello in provincia di Caserta. La donna è stata ritrovata grazie all’intervento delle squadre speciali dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri che hanno lavorato senza sosta dal giorno della scomparsa per localizzare i due.



Le ricerche si erano concentrate in particolare in un’area dove si trova una vasca di contenimento nella quale si accumulano le acque piovane, e che per questo risultava piena, soprattutto dopo l’ondata di maltempo e forti temporali che hanno colpito la zona. Precedentemente, poche ore dopo la frana, era stato trovato distrutto in una scarpata anche l’Apecar sul quale madre e figlio viaggiavano nella speranza di fare ritorno a casa dopo aver lavorato alla raccolta delle nocciole nel campo di proprietà.